Paolo Galbiati, coach della retrocessa Vanoli Cremona, parla a Fabrizio Barbieri su “La Provincia” della sua squadra e di come stia vivendo questo momento difficile: “Io l’ho presa davvero malissimo. Una retrocessione ti rimane addosso per sempre, non la puoi cancellare. Poi ognuno ha il suo modo di reagire”, come ad esempio pensando al match di Brescia: “Per noi sarà una gara brutta, contro una squadra in gran forma che ha aggiunto un giocatore importante come Brown. Giocano bene, sono brillanti e in campo si vede che c’è grande intesa. Da questo punto di vista provo una grande invidia…”
Per il suo futuro e del contratto che lo legherebbe ancora alla Vanoli c’è tempo per discuterne: “Non ho parlato ancora con nessuno. È tutto ancora molto fresco. Serve tempo per assimilare questa retrocessione. Poi si vedrà”.
Coach Galbiati si rimprovera qualcosa? “In determinati momenti avrei dovuto impormi. Nelle scelte del roster e dei cambi. Se tornassi indietro punterei i piedi, magari mi sarei fatto cacciare, ma sarebbe servita più rigidità e più durezza. Quando ho spinto per poter cedere Jalen Harris, avrei dovuto essere più deciso nel chiedere di passare alla formula del sei più sei, anche a costo di farmi cacciare dalla panchina”.
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