Dalle colonne de La Provincia arrivano le parole di Francesco Rozzi, consigliere della Vanoli Cremona, che vanno a fare il punto della situazione tra bilanci e campo.
“In questo momento non si può stare tranquilli. Siamo in un mare di difficoltà e basta poco per far crollare un equilibrio sottile, il nostro è stato un lavoro certosino durante l’estate. Attraverso Flavio Portaluppi abbiamo trovalo il modo di fare quadrare ogni cosa al centesimo. Ovviamente visto il periodo basta uno sponsor che fa un passo indietro per riaprire vecchie ferite. Le biglietterie non portano guadagni, anzi aprire il palazzetto attualmente è un debito: per poter lavorare in un certo modo servirebbe qualche certezza in più, le squadre sono un’azienda e serve far quadrare i conti. L’ultima gara contro Varese è stata l’emblema della situazione attuale: siamo partiti con il permesso di fare entrare 200 persone in tutto tra squadra e tifosi, dopo di che siamo passati a 575. A quel punto abbiamo messo in moto l’agenzia di ticketing, chiamato gli steward, pagato la Siae, fallo la disinfezione del palazzetto e chiamato gli steward. Alla fine una spesa di 4000 euro circa: il giorno seguente, quello prima della gara, si è tornati a 200 spettatori. Di fatto abbiamo speso molto di più di quanto abbiamo incassato, in questa stagione anche le piccole somme possono diventare importanti. Ci sono società in grande difficoltà, realtà che hanno fatto molto affidamento sul botteghino e adesso sono con l’acqua alla gola. Noi siamo con la testa fuori dall’acqua ma non ci possiamo permettere di fare troppi movimenti, anche dal punto di vista della squadra abbiamo costruito un roster compatibile con le nostre possibilità, come abbiamo fatto negli anni. Nel passato ci siamo sempre tenuti un gruzzoletto per intervenire in caso di necessità, attualmente non ce lo possiamo permettere: speriamo che tutto vada bene, anche dal punto di vista degli infortuni. Però garantisco che la Vanoli azzardi non ne ha fatti, qualche altra società magari ha spinto un po’ troppo sull’acceleratore”, ha detto Rozzi.
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