Sabato 13 gennaio alle 20:30 la Vanoli Cremona torna sul parquet di casa per affrontare la 16ª giornata di Serie A LBA, prima giornata del girone di ritorno, contro Aquila Basket Trentino. Coach Demis Cavina ha presentato la partita presso la sede del partner BCC Credito Padano, banca aderente al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea con sede in via Dante 213 a Cremona.
«Noi crediamo molto nello sport, nei giovani, nel nostro territorio e quindi è per questo che noi
continuiamo a sponsorizzare voi. Siamo convinti che lo sport fa bene, fa crescere. Andiamo molto bene, la squadra mi sembra che stia giocando bene e quindi noi saremo vicini, anche se dovesse andar male saremo vicini lo stesso perché c’è sempre la speranza di migliorare» ha dichiarato il Presidente Antonio Davò.
Il Vice Direttore Generale Roberto Baioni ha aggiunto «La vicinanza delle Banche di Credito Cooperativo al territorio è nota e quindi con le migliori aziende e le espressioni del territorio noi siamo sempre al fianco; la Vanoli è il tipico caso. Gli avversari che ha la Vanoli – gli squadroni super strutturati – mi fanno pensare al nostro mondo bancario dove le banche di Credito Cooperativo che adesso sono coalizzate in un gruppo però sfidano quelli che hanno budget nettamente superiori. Ci difendiamo bene, serviamo bene la nostra clientela e riusciamo anche noi a partecipare al campionato con grande dignità e una buona posizione come ci auguriamo continui così anche per la Vanoli».
Coach Demis Cavina ha poi presentato il match di domenica contro Trento: «È proprio la mentalità che abbiamo avuto fin dall’inizio: quella di partecipare, credere nelle idee, anteporre le idee a tanti altri aspetti, rialzarci perché eravamo consapevoli che sarebbe stato un anno difficile. Rialzarsi – e questo caso lo facciamo dopo la partita di Pistola persa sul filo di lana, una partita che avevamo anche giocato con grande intensità ma che per episodi non siamo riusciti a portare a casa – adesso ci rialziamo con la concentrazione, la determinazione e la volontà proprio di affrontare questo girone di ritorno come abbiamo iniziato. Quindi consapevoli che ci scontriamo contro realtà strutturate, di grandissimo valore, ma nel nostro piccolo pensiamo di essere una società, una squadra che ha idee e che ha voglia di fare. Il gruppo è ripartito bene, abbiamo già visto Trento all’andata, il suo potenziale; avevo parlato di una squadra che avrebbe fatto sicuro i play-off. Penso che stia dimostrando sia in Europa che in Italia quello di cui parlavamo prima: una squadra molto atletica, allenata da un coach conosciuto a Cremona, un coach emergente che sta portando le proprie idee, sta facendo molto bene a Trento. Penso che per quello che ci riguarda tecnicamente e tatticamente sarà molto importante come approcceremo fisicamente alla partita. Sappiamo che dobbiamo mettere tutta la nostra fisicità in campo contro l’atletismo che troveremo di fronte per cominciare questo girone di ritorno così come abbiamo cominciato questa avventura, questa stagione, con la stessa determinazione e sapendo che abbiamo un obiettivo – l’unico obiettivo che ci siamo posti – e per raggiungerlo abbiamo bisogno di grandi partite e per vincere questa dobbiamo fare una grande prestazione»
Come sta la squadra?
«A parte qualche acciacco influenzale al momento siamo a posto. Alla fine della partita di Pistoia avevo parlato delle priorità dello staff di riportare, in questo momento di eterogeneità di condizione, la squadra a una condizione più alta, più performante. Ed è quello che abbiamo provato di fare anche questa settimana lavorando tanto fisicamente, tecnicamente, a livello di video e a livello anche di testa, di motivazioni, perché siamo una squadra che ha bisogno veramente di essere al massimo per performare e questo è stato l’obiettivo di questa settimana»
Aver perso la qualificazione alla Coppa Italia può essere utile per rifiatare a quel punto del campionato?
«Sì, anche se non abbiamo perso: era un’opportunità che ci eravamo creati con una serie di prestazioni a mio avviso ben al di sopra di quelle che erano le più rosee aspettative a inizio anno. Penso che, soprattutto per una squadra giovane con la nostra ambizione, avere l’opportunità di ottenere un accesso a una Final 8 è stato vissuto come una grande motivazione e non deve assolutamente essere vissuta come una sconfitta non esserci riusciti, anche perché è arrivata in un girone di andata dove abbiamo giocato una partita in meno in casa e abbiamo comunque perso qualche partita punto a punto. Al di là della classifica abbiamo fatto tante cose molto positive. Vorrei però proprio partire da quella motivazione, cioè dal fatto di non aver colto questa opportunità e provare però a continuare ad alimentare quelle che sono le nostre ambizioni che sono sempre molto alte e noi come staff le usiamo tanto anche per centrare obiettivi di squadra, ambizioni personali di tanti ragazzi giovani come è composta la nostra squadra»
Trento è reduce da un impegno in Europeo; questo può far pensare che arriverà una squadra più stanca e che si possa puntare sull’intensità?
«Quando parlo di atleticità o atletismo o fisicità intendo soprattutto come struttura, poi è chiaro che squadre che competono su diversi scenari hanno anche una struttura di squadra diversa. Penso Trento sia una delle tante che è strutturata proprio per competere in entrambe le competizioni, anzi 3 perché adesso si è qualificata anche per la Coppa Italia. Penso di parlare di fisicità quando parlo di differenze di strutture, non tanto di forma fisica; certo è che noi non possiamo fare a cazzotti con loro, avremmo perso in partenza. Dovremo cercare di correre, di essere più veloci nelle esecuzioni – cosa peraltro che ultimamente non non ci sta riuscendo benissimo anche perché abbiamo tanto sporcato le nostre medie di tiro da 3 punti e non stiamo realizzando con la solita efficacia. Dobbiamo trovare alternative anche dal punto di vista del gioco. Quando parlo di fisicità però intendo proprio come struttura di squadra e non possiamo fare a cazzotti con Trento, dobbiamo inventarci qualcosa di diverso»
Trento è la terza miglior formazione del campionato come media realizzativa dall’arco, ma anche la Vanoli ha dimostrato che quando entra in striscia realizzativa è una squadra che può dire la sua.
«Dalla striscia realizzativa dobbiamo trovare energia e dobbiamo però cercare di correre di più. Abbiamo fatto anche a Pistoia buone difese, abbiamo probabilmente espresso meno contropiede di quello che potevano essere le nostre possibilità. Un po’ perché stiamo imparando a gestire il ritmo partita e questo però a volte coincide con un rallentamento dei nostri normali ritmi. Dobbiamo essere bravi a switchare, a provare a correre un po’ di più proprio perché è più facile per noi correre che giocare a difesa schierata, soprattutto contro squadre come Trento che hanno tanta fisicità, tanto atletismo. Per quello che riguarda le loro medie realizzative sì, sono una squadra che ha grande facilità di tiro, grande capacità di farlo anche all’inizio delle azioni. Lo ha dimostrato anche alla partita di andata dove però è stata una gara di tanti break, nostri e loro. Noi dobbiamo invece cercare di gestire la partita, senza addormentarla, e dobbiamo essere bravi a correre di più quando facciamo una buona difesa»
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