Intervistato da “La Provincia”, il coach della Vanoli Basket Cremona Demis Cavina ha fatto il punto in vista dell’inizio della nuova stagione: “Abbiamo lavorato per costruire questa squadra sapendo quanto sia difficile competere nella A di oggi. Ci sono grandissime squadre a cui si sono aggiunte due neopromosse come Trapani e Trieste. Non si tratta di due matricole, ma di società che erano sovradimensionate in A2 e hanno budget importanti adatti alla serie A, già da qualche anno”.
Cavina è comunque soddisfatto del roster che il club ha costruito: “Sono soddisfatto perchè noi abbiamo sempre saputo quale fosse il nostro punto di partenza rispetto agli altri e quali le nostre possibilità. Quindi il nostro mercato è stato fatto sapendo bene chi siamo e a mio parere, abbiamo fatto un ottimo lavoro. Prova ne è che la squadra è stata completata prima del ritiro e questo per me è motivo di grande soddisfazione. Sappiamo che dovremo sgomitare tutto l’anno, ma abbiamo costruito un gruppo con cui sono convinto sarà un piacere dare battaglia a tutti”.
Cosa è variato nella Vanoli dallo scorso anno? “Sono cambiate fondamentalmente due cose. Ma partiamo innanzitutto da quello che non è mutato per nulla. Non è cambiata infatti l’attitudine del gruppo. Abbiamo scelto giocatori di grande motivazione compresi gli ultimi due arrivati, Booth e Owens. Nonostante la giovane età infatti, anche loro hanno grandi motivazioni personali, che unite alla voglia di giocare in un gruppo competitivo e con una routine importante di lavoro, sono convinto potranno pesare molto nell’economia di tutta la stagione. Veniamo poi alle differenze. Le due fondamentali son per prima cosa che abbiamo ringiovanito l’età del gruppo di italiani. Anche senza la calcolatrice alla mano, infatti, posso dire che è più bassa di un bel po’. La seconda cosa, è che abbiamo incrementato l’atletismo. Non tanto dal punto di vista dei centimetri, ma da quello della velocità e della brillantezza. In tutto questo, Lacey sarà quasi certamente la vera chioccia del gruppo. Credo moltissimo nella forza che dà la coesione del gruppo e l’essere mentalizzati su di un obiettivo comune. Conosciamo l’importanza di avere una precisa identità e sappiamo che riuscire a costruirla da subito, l’anno scorso per esempio ha portato a grandi dividendi”.
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