Le panchine sono uno dei luoghi caratteristici del basket. Sono il luogo di lavoro degli allenatori, e per i giocatori un punto da cui alzarsi o su cui sedersi: in ogni caso, un punto di incontro.
E questo vogliono essere le Panchine Azzurre proposte da Liba, Legends International Basketball Association, un punto di incontro che unisca persone, non solo addetti ai lavori e appassionati di basket, anche di generazioni diverse
Dopo le prime due panchine dedicate a Sandro Gamba e a Bosnia Tanjevic, nel ricordo delle Nazionali che hanno guidato all’oro europeo nell’83 e nel 99, ieri, alla vigilia di Olimpia Virtus, in collaborazione con il Centro San Filippo, due Panchine Azzurre sono state consegnate al Palaleonessa in ricordo di due glorie del basket bresciano e azzurro come Riccardo Sales e Marco Solfrini.
Presenti grandi del basket italiano come Marzorati, Recalcati, Nando Gentile e Mario Boni, e presenti diversi giocatori ex Brescia, da Fossati a Palumbo, da Costa a Spillare, a Pedrotti, alla consegna della panchina a Sales, presente anche il figlio Andrea, ha partecipato pure Sergio Scariolo, fresco del titolo di campione europeo, assistente allenatore nella squadra della sua città fino all’84. Sulla panchina una frase che spiega la filosofia di Riccardo Sales: la differenza tra gli allenatori normali e quelli vincenti è data dal rapporto umano che questi sono in grado di costruire coi giocatori. Non a caso, hanno partecipato all’evento anche cinque giocatrici della Nazionale che Sales ha portato sul podio europeo nel 95, ultima medaglia dell’Italbasket donne: Alessandra Adamoli, Viviana Ballabio, Nicoletta Caselin, Valentina Gardellin e Marta Rezoagli
La seconda panchina è stata invece dedicata a Marco Solfrini e all’organizzazione di volontari che in suo nome si occupa di salute preventiva. A rappresentare la Odv Mauro Bonetti. Le Panchine Azzurre resteranno d’ora in poi al Palaleonessa a disposizione del pubblico. Altre saranno invece realizzate per ricordare grandi personaggi e grandi momenti del basket italiano. Tra questi figurano anche i 150 anni della Reyer.
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