Il Comitato 4.0 manifesta grande delusione verso il decreto sostegni, che prevede interventi strutturali in diversi settori tranne che per lo sport. “Siamo molto amareggiati, le proposte che abbiamo avanzato e che erano contenute nel vecchio decreto ristori 5 sono state sfilate dal decreto sostegni” dichiarano Francesco Ghirelli, presidente Lega Pro, Umberto Gandini, presidente Lega Basket Seria A (nella foto), Pietro Basciano, presidente Lega Nazionale Pallacanestro, Massimo Righi, presidente Lega Pallavolo Serie A, Mauro Fabris, presidente Lega Pallavolo Serie A Femminile, Massimo Protani, presidente Lega Basket Femminile.
“Lo sport non ha solo un valore agonistico, disputare campionati e coppe, e così preparare gli atleti per le varie competizioni, dalle Olimpiadi ai campionati giovanili, ma è anche un importante settore economico con imprenditori che sostengono le società, contribuiscono al welfare delle famiglie e danno lavoro. In questo senso il Governo deve capire che lo sport va trattato come ogni altro settore economico” proseguono i presidenti.
“Il calcio, la pallavolo, il basket non si sono mai fermati durante la pandemia, hanno tenuto compagnia a milioni di persone, entrando nelle loro case e concedendo qualche momento di leggerezza. Lo sport si è fatto carico dei costi dei protocolli sanitari senza poter contare su un euro di incasso, per via delle chiusure di stadi e palazzetti. Ci chiediamo allora se avremmo fatto meglio a fermarci e lasciare a casa migliaia di atleti e lavoratori senza contratto. Crediamo nella nostra responsabilità sociale e nell’importanza delle nostre attività per il territorio”.
“Il premier Draghi ha anticipato la necessità di un ulteriore scostamento di bilancio perché si possa fare un ulteriore decreto. Abbiamo bisogno che le misure da noi proposte vengano recuperate in quel testo, pensiamo alle misure di liquidità, al credito di imposta, al ristoro per le spese sanitarie” proseguono i presidenti.
“C’è bisogno di un impegno in prima linea del Sottosegretario Vezzali che sappiamo essersi data da fare, ma non basta, ci vogliono i risultati” conclude il Comitato 4.0.
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