I New Flying Balls sono entusiasti nel comunicare ufficialmente l’ingaggio dell’ala Alex Ranuzzi nel roster della Logimatic Group Ozzano 2024/25.
Se per la società del presidente Cuzzani l’innesto di Ranuzzi rappresenta a tutti gli effetti una vera e propria novità, questo non si può dire per il paese di Ozzano. “Ranuz”, infatti, è cresciuto nelle giovanili del Gira Ozzano, società nel quale ha indossato addirittura la fascia Capitano; il nuovo numero 11 ozzanese fu uno dei protagonisti del “Gira dei miracoli” di coach Salieri del 2009/10, giunto fino alle semifinali play-off contro la Fortitudo Bologna.
Dopo l’esperienza arancionera da Under del Gira, Ranuzzi gioca in diverse realtà nei palcoscenici di Serie A2 e Serie B: Forlì, Fortitudo, Castelletto Ticino, Mantova; nel campionato 2014/15 per due stagioni gioca in A2 con la canotta della Mensana Siena, prima di avvicinarsi a casa esordendo a Imola, sempre nel secondo campionato nazionale, sponda Andrea Costa. Nel 2017/18 è sempre Legadue a Scafati e Latina, poi Caserta e Cento, dove rimane per tre stagioni (quasi 12 punti di media il primo anno). Negli ultimi due campionati, invece, Alex Ranuzzi torna all’Andrea Costa Imola dove viaggia a 12,8 punti ad allacciata di scarpa il primo anno e 10,3 nella stagione appena conclusa che però vede la sua Imola centrare i play-off.
“Ho scelto di tornare a giocare ad Ozzano per ragioni sentimentali” – confessa Ranuzzi. “Volevo tornare dove tutto è iniziato per me. La mia carriera è iniziata qui al Gira Ozzano, e quando sono partito – racconta – mi sono promesso con il Pres Cuzzani che ci saremmo rivisti”. “C’è poi da aggiungere che il mio primo allenatore al di fuori delle giovanili è stato Lolli; pertanto, tornare qui è come tornare a casa”.
Che effetto farà a Ranuzzi tornare a giocare al Pala Arti grafiche Reggiani, all’epoca PalaGira? “Ho già avuto qualche brivido quando il primo anno a Cento ci ero tronato da avversario perché ogni angolo di quel palazzetto è carico di ricordi e significati per me. Qui ho iniziato a sognare e lavorare sodo per diventare un giocatore” – racconta il nuovo acquisto Flying. “Ricordo le mattine dedicate ai fondamentali, gli allenamenti intensi per marcare Vincenzo Esposito, le battaglie e le gioie dell’anno miracoloso con Salieri, Prandin, Rosignoli, Grandi, e la semifinale con la Fortitudo. Sono cresciuto lì e sento ancora quelle emozioni e quell’energia come se fosse ieri”.
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