In vista della sfida di sabato pomeriggio che vedrà la Reyer Venezia affrontare in trasferta l’Aquila Trento abbiamo sentito, tramite videoconferenza, il play orogranata Wes Clark:
“La partita con Trento è una sfida che fa da scalino per il percorso che dobbiamo continuare a fare. I nostri avversari sono una squadra esperta e con talento in particolare in Gary Browne, ma comunque hanno altri ottimi giocatori. Per noi è sicuramente un test molto importante per continuare questa linea fatta di buone prestazioni e caratterizzata da un’ottima efficacia difensiva, soprattutto nelle ultime due partite e prendere ancora più fiducia che ci sarà utile nel finale di stagione dove il livello della competizione si alzerà ulteriormente”.
Il duello con Gary Browne.
“Browne è un grande giocatore, dobbiamo giocare con grande aggressività, levargli il ritmo e limitarlo nelle sue caratteristiche migliori. Dobbiamo però fare anche un lavoro sul complesso di Trento e non solo su di lui. È vero che il play dei nostri avversari, ma dobbiamo concentrarci e lavorare per arginare anche gli altri giocatori”.
Sulla vittoria di prestigio con l’Olimpia Milano.
“Logicamente quella con l’Olimpia Milano è stata un bellissima vittoria, ma non vogliamo che rimanga il successo più importante della stagione perché guardiamo avanti rimanendo sempre concentrati, lavorando con continuità sugli aspetti del nostro gioco. È chiaro che vincere ti dà sempre quella spinta e fiducia in più per affrontare al meglio una settimana di allenamenti, però, ora, siamo concentrarti sulla prossima partita”.
Come procede il suo inserimento nel sistema di gioco di Venezia?
“La prima cosa che voglio sottolineare è che sento la fiducia del mio coach e dei miei compagni di squadra. Sono entrato in un sistema di gioco sicuramente molto complesso; in questo momento devo cercare un equilibrio tra la grande aggressività che mi viene richiesta e, allo stesso tempo, quello di rimanere sotto controllo, un aspetto determinante per la posizione che ricopro qui alla Reyer. Sicuramente in queste partite ho fatto molti errori, ma sto lavorando su questa tipo di situazione ogni giorno per migliorare. Nelle squadre dove ho giocato in passato svolgevo un ruolo più di point-guard; ora, invece, devo attaccare di più la partita, aggredisco gli spazi e il ferro, ciò non significa soltanto fare canestro, ma è fondamentale soprattutto muovere la difesa avversaria”.
Sulle ultime partite giocate partendo nello starting-five.
“Gioco in una squadra composta da grandi giocatori e persone con cui è facile giocare. Partire nel quintetto base è sicuramente una cosa bella, perché è come il motore che scalda la macchina all’inizio di una partita. Io però devo solamente concentrarmi su quello che mi richiede il coach e quindi, come detto, di essere più aggressivo possibile e svolgere quegli aspetti del gioco che mi vengono chiesti per aiutare al meglio la mia squadra e i miei compagni. Ho la fortuna di avere affianco a me esterni che trattano la palla al meglio come, per esempio, De Nicolao e Tonut”.
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