Queste sono state le parole di Chus Matteo, coach del Real Madrid, dopo la sospensione di gara-2 con il Partizan:
«Anche se i playoff non sono ancora finiti, vorrei chiedere scusa ai miei tifosi, ai miei giocatori perché penso di non aver saputo trasmettere bene l’importanza di questa seconda partita dei playoff. Credo che siamo stati troppo ansiosi nel voler fare bene. Ci è mancata molta lucidità e molta disciplina. Voglio assumere la mia parte di colpa. Il Partizan ha giocato con i nostri nervi. Abbiamo iniziato perdendo palloni senza essere disciplinati in attacco, ci hanno attaccato molto lontano dal canestro».
«Nel secondo tempo abbiamo trovato una soluzione nella zona che sembrava farci rientrare, ma non abbiamo concluso il lavoro. La frustrazione ci ha fatto perdere alla fine i nervi. Questo è uno sport che amiamo, non ci piace vedere ciò che è successo alla fine. Bisogna alzare la mano e capire chi in un momento del genere può rimanere calmo e credo che bisogna abbassare le pulsazioni. I giocatori sono stati in grado di calmarsi e parlare negli spogliatoi».
«Noi continueremo a lottare fino alla fine. Speriamo di essere in grado di capire come fare a tornare qui. Non sarà facile, ma nemmeno impossibile».
«Per regolamento, uscire dalla panchina significa squalifica. Hanno deciso di sospendere la partita. Spero che non ci siano ulteriori conseguenze. Tutti abbiamo assunto la nostra parte di colpa e chiediamo scusa. Bisogna capire il momento e la frustrazione. Bisogna mettersi nei panni dei giocatori, sapere a che pulsazioni sono e cercare di capirli».
«Sì, sono preoccupato, non solo per le sanzioni. Stiamo cercando di riprenderci fisicamente da un calendario che ci ha fatto del male, poi abbiamo giocatori che entrano ed escono e come oggi Vincent (Poirier) che è fermo da 3 settimane e ha fatto uno sforzo enorme. Speriamo che non ci siano altre sanzioni e che non dobbiamo si debba perdere nessun altro pezzo».
«Non avevo mai vissuto una situazione così. Non è mai successo che entrambe le panchine saltassero in campo come oggi. Spero che si comprende la situazione. Andremo a Belgrado con tranquillità e sapendo che dobbiamo fare un buon basket per vincere lì. Nelle prime due, il Partizan ha giocato meglio di noi ed è per questo che ha vinto. Oggi hanno giocato molto meglio di noi. Andremo a Belgrado e cercheremo di giocare un basket migliore. Non abbasseremo le braccia, siamo il Real Madrid e il Real Madrid lotterà fino alla fine».
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