Chris Dowe, Louisville e l’incontro con Alì

Credit: Ciamillo & Castoria
Credit: Ciamillo & Castoria

Dowe è tornato in rotazione dopo uno stop per un problema muscolare

Chris Dowe è stato ospite della Legabasket per un approfondimento sulla sua carriera, 5 domande secche, che ha visto protagonista la combo guard della Dinamo, appena rientrato dopo un lungo infortunio muscolare. Dowe, dopo la sconfitta interna con Milano, è stato determinante nella vittoria di Casale contro Tortona, giocando una partita solida in cabina di regia e segnando punti importanti.

Quanto è stata importante la vittoria contro Tortona dopo la dura sconfitta con Milano?

“La sconfitta con Milano è stata pesante, volevamo assolutamente riscattarci e abbiamo giocato una grande partita contro una squadra molto forte, è stato importantissimo vincere per il morale, la classifica e per il lavoro che stiamo facendo in palestra”

A 31 anni sei un giocatore molto più esperto, come è cambiato il tuo approccio alle partite e quali sono i tuoi obiettivi odierni?

“Quando arrivi qui per la prima volta non sai cosa aspettarti, tante cose accadono all’improvviso. Quando maturi esperienza, sai come approcciarti meglio alla partita, sai come curare il tuo corpo, gestirlo, essere consapevole di quello che sta succedendo. Voglio poter giocare fino a quando il mio corpo me lo permetterà, mi diverto e sto bene, ho fatto molto per recuperare il prima possibile. È un’esperienza fantastica, poter essere pagati per giocare a pallacanestro, la cosa che amo, voglio continuare a farlo e a viverla come ho fatto in tutti questi anni”

Bilan, la tua esperienza in Ucraina, l’approdo in Sardegna, come è andata?

“Sono stato benissimo con Miro in Ucraina, è un ragazzo fantastico e un giocatore straordinario, mi ha parlato benissimo della Sardegna, della società, dei suoi tifosi, quando ho firmato a Sassari ho provato in tutti i modi a convincerlo a rimanere, l’anno scorso è stato determinante, ha cambiato volto alla stagione. Posso confermare tutto ciò che mi aveva detto, la cosa che mi ha colpito di più della gente, è la solarità, l’energia positiva che ti trasmette, tutti ti salutano, ti sorridono, ti incoraggiano, è molto bello”

“L’esperienza però più bella in Europa è stata quando ho giocato nella serie B francese, abbiamo vinto il campionato e c’era anche la mia famiglia, il fatto che potessero festeggiare con noi, essere lì con me, è stato bellissimo, quello è il ricordo più nitido e più piacevole della carriera, quando vinci un campionato a qualsiasi livello è pazzesco”

L’emozione nell’incontrare Muhammad Alì?

“Ero ancora al college nel 2012, si poteva vedere che già stava male, era in sedia a rotelle, ma riusciva comunque ha trasmetterti grande energia, il suo spirito era sempre positivo, tutti erano felici di essere lì con lui, percepiva tutto questo. Sono stato fortunato ad incontrarlo quel giorno, è stato il più grande di tutti i tempi e sono orgoglioso che rappresentasse la mia città natale, ancora oggi è una leggenda e ha ispirato un sacco di persone”

Venendo da Louisville non possiamo non chiederti la miglior ricetta per il pollo fritto

“Il condimento è la chiave, devi sempre assicurarti di averlo preparato nel migliore dei modi, a Louisville è così, altrimenti non risulterà buono come dovrebbe. Ovviamente va messa anche la salsa piccante, è determinante. Qui in Italia non ho visto i mix, ci deve essere una pentola già condita e una farina speciale per potergli dare ancora più sapore”