Domenico Pezzella è il nuovo direttore operativo della Mokambo.
Raggiunto telefonicamente, ha dimostrato sin da subito grandi motivazioni ed una spiccata dote comunicativa.
Domenico, benvenuto a Chieti! Potresti fornire un tuo identikit ai nuovi tifosi?
Un po’ come tutti i campani, sono una persona molto aperta, disponibile e solare. Amo stare a contatto con le persone. Ho un lungo rapporto con la palla a spicchi. Oltre alla mia carriera da cestista, sono partito facendo l’addetto stampa in quella che all’epoca era la C2.
Mi sono concentrato sul giornalismo, dove ho avuto molte soddisfazioni, lavorando non solo per giornali locali ma anche come inviato di American Super Basket negli USA.
Ho avuto il piacere di incontrare una persona speciale come Pino Sacripanti, con cui ho iniziato a guardare giocatori e fare scouting e recruitment. Il secondo passo della mia avventura con il basket si è svolto come agente, lavorando prima con Virginio Bernardi e fondando poi, con il mio ex socio Camillo Anzoini, la Starting Five Agency. Avevamo ragazzi sia in Italia che in Europa e questo mi ha permesso di guardare il mondo del basket anche da un’altra prospettiva.
Qual è il tuo valore aggiunto che puoi mettere al servizio della squadra?
Ho visto la pallacanestro da diversi punti di vista e questo può sicuramente essere un valore aggiunto per la squadra. L’ho vissuto poi attraverso due visioni differenti, quella europea e quella americana.
Avendo abitato per diversi mesi negli USA, ho potuto toccare con mano anche la parte gestionale del basket oltreoceano. Oltre al basket, negli ultimi dieci anni, con il Napoli in Champions League o Europa League, facevo parte di un team local che affiancava un team dell’Uefa per l’organizzazione dell’evento. Mi porto dentro delle esperienze che anche nel basket, dal punto di vista organizzativo e da quello del rapporto tra società e sponsor e tra sponsor e tifosi, sono sicuramente importanti. Metterò il mio vissuto a disposizione della squadra e della società.
Un tuo giudizio sulla nostra squadra e sul tipo di campionato che sta per iniziare?
Per quanto riguarda il nostro roster, si vede che coach Rajola ha lavorato con le idee molto chiare. Conosco l’idea di basket del nostro allenatore e, vista la mia esperienza come agente, si vede che ha costruito una squadra amante del duro lavoro, attenta in difesa e che, sia nel playmaking che nella fase offensiva, possiede giocatori che hanno punti ed una chiara idea di cosa fare in mezzo al campo.
Siamo ben assortiti.
Posso inoltre dire che, vista la mia precedente attività, conosco bene Vrankic: è un giocatore molto interessante e, una volta inserito a pieno regime nel basket europeo, potrà sicuramente dire la sua. Anche Jackson è un ottimo giocatore, con grande esperienza, può tranquillamente ricoprire il ruolo di leader della squadra mentre Ancellotti, giocatore importante per la categoria e, visto il suo passato in biancorosso, è sicuramente l’uomo del territorio.
Il campionato sarà molto duro, anche a causa della riforma e dell’aumento del numero delle retrocessioni.
L’asticella si è alzata per forza di cose, quindi ci sarà bisogno di partire forti, essere concentrati dall’inizio e sapere che, rispetto agli altri anni, seppure il campionato sia lo stesso, i valori e la posta in palio cambiano. Ci sono tante incognite su come funzionerà la parte delle retrocessioni e, in un girone ostico come quello che ci prepariamo ad affrontare, bisognerà fare sul serio fin dall’inizio per arrivare quanto prima ai nostri obiettivi.
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