Chet Holmgren piazza il career-high contro Golden State: Non ho paura di sporcarmi le mani

Holmgren è il principale candidato per contendere a Wembanyama il premio di Rookie of the Year

Chet Holmgren assoluto protagonista nella vittoria di OKC sul campo dei Warriors, nuovo career-high con 36 punti, 10 rimbalzi, 5 assist e 2 stoppate, e la tripla per mandare la sfida all’overtime.

“Il merito è dell’allenatore che ha fiducia in me”, ha detto Holmgren a proposito del suo tiro a 1.6 secondi dalla sirena. “C’erano diverse opzioni nell’azione che aveva disegnato. Mi sono trovato libero da marcatura e a quel punto puoi solo dire ‘vai a fare la tua giocata’…”. È stato un buon tiro, l’ho sentito bene appena usciva dalle mani ed è andato a segno”.

In settimana coach Daigneault e il suo staff tecnico avevano chiesto al fenomenale rookie da Gonzaga di essere più aggressivo spalle a canestro sui cambi difensivi.  Posizione da cui Holmgren può giocare in uno contro uno o attirare l’aiuto e servire il compagno libero, sfruttando la sua ottima visione di gioco.

“Non posso di certo creare vantaggi restando sul perimetro per tutta la partita. Sono sempre pronto anche a sporcarmi le mani, che si tratti di attaccare in post o lottare sotto i tabelloni. Non è che puoi sempre ricevere, palleggiare cinque volte e tirare in pull-up”.

L’intesa con Gilgeous-Alexander migliora partita dopo partita, nei 266 minuti in cui hanno diviso il campo OKC ha realizzato 13.1 punti per 100 possessi in più di quelli subiti.

Di seguito le statistiche del big man classe 2002 e gli highlights della prova alla Oracle Arena:

Chet Holmgren Thunder

(NBA.com)