Rudy Gobert, il quattro volte vincitore del premio NBA Defensive Player of the Year, continua a essere al centro di discussioni che mettono in dubbio le sue abilità proprio in difesa. Nonostante l’ultimo riconoscimento ottenuto per la stagione appena conclusa, il centro francese si trova a dover affrontare critiche che sembrano contraddire il suo status di difensore d’élite.
Le recenti osservazioni contro la difesa di Gobert provengono da Chauncey Billups, attuale head coach dei Portland Trail Blazers e ben noto per le sue qualità difensive durante la carriera da giocatore. In una recente apparizione sullo show YouTube “Sheed and Tyler”, Billups ha dichiarato: “Gobert è un grande difensore, non fraintendetemi, ma di solito uno dovrebbe cercare di evitare i grandi difensori, invece di sfidarli (come accade spesso al big man, retrocesso in panchina nelle recenti Olimpiadi di Parigi)”.
Billups da giocatore è stato inserito nel NBA All-Defensive Second Team nel 2005 e 2006.
“È eccezionale sotto canestro, gioca duro, può stoppare tutti i tiri e fare la voce grossa, ma la difesa nello spazio è il suo punto debole, e nei pick-and-roll viene attaccato facilmente. Un NBA Defensive Player of the Year dovrebbe fare sempre la differenza”
Un commento che lascia poco spazio alle interpretazioni e che mette in luce una percezione diffusa tra alcuni addetti ai lavori: quella di un Gobert efficace in regular season ma vulnerabile quando la posta in gioco si alza nei playoff.
“In regular season posso capire perché viene considerato il Difensore dell’Anno, ma nei playoff la situazione si complica….”
Una dichiarazione che alimenta il dibattito su quanto l’efficacia difensiva di Gobert possa realmente incidere quando ‘il gioco si fa duro’ ed i riflettori sono puntati sul grande palcoscenico della post-season NBA.
Il centro francese ha ancora due anni di contratto con Minnesota (Player Option per il secondo), per oltre 90 milioni complessivi.
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