Celtics, operazione da 6,1 miliardi: una nuova era fra record, private equity e rischi futuri

Celtics, operazione da 6,1 miliardi: una nuova era fra record, private equity e rischi futuri

La cessione record dei Boston Celtics a Bill Chisholm e Symphony Technology Group segna una svolta storica nel rapporto tra basket NBA e finanza. Ma non mancano i punti interrogativi

La notizia è di ieri, ma ora emergono dettagli che meritano un’analisi: l’acquisizione dei Boston Celtics da parte di Bill Chisholm, CEO di Symphony Technology Group, rappresenta non solo un record economico (6,1 miliardi di dollari), ma anche un passaggio simbolico nel modo in cui lo sport professionistico viene finanziato e gestito.

Si tratta del prezzo più alto mai pagato per una franchigia americana, superiore anche ai 6,05 miliardi dei Washington Commanders (NFL). Un salto che testimonia l’attrattività crescente dello sport come asset finanziario, con fondi come Sixth Street – già presente negli Spurs e in altri sport – pronti a mettere sul piatto 1 miliardo come parte dell’operazione.

Dal punto di vista strategico, la presenza di Chisholm, fan storico della squadra, potrebbe tranquillizzare l’ambiente. Ma i tifosi guardano con preoccupazione all’impatto di questi nuovi equilibri finanziari: tra stipendi e tasse, il roster 2025-26 supererà i 500 milioni di dollari, il più costoso della storia NBA. Una sfida che potrebbe aprire a scelte impopolari, come tagli al budget o cambi di strategia sportiva.

In questo scenario, l’interrogativo è chiaro: quanto spazio resterà alla cultura sportiva in un’era sempre più dominata dalla logica dell’investimento? La partita, fuori dal campo, è appena cominciata.

Fonte: Il Sole 24 Ore