Cavs, parla Altman: “Continueremo a puntare su questo gruppo, ma non basta giocare bene 82 partite”

"Questo gruppo ha dimostrato di poter giocare una delle migliori pallacanestro al mondo. Ora si tratta di continuare a crescere per fare quel salto di qualità che ci consenta di portarla anche sul palcoscenico più importante"

Koby Altman, president of basketball operations dei Cleveland Cavs, nella classica intervista di fine stagione ha detto chiaramente che il team dell’Ohio continuerà a puntare sul gruppo che ha chiuso la regular season con 64 vittorie.

Ovviamente c’è rammarico per la netta sconfitta subita dagli Indiana Pacers, ma il manager non ha dubbi sulle potenzialità del roster.

“Amo il nostro nucleo, le basi che abbiamo costruito. Il nostro quintetto titolare ha un’età media di 26,8 anni. Abbiamo due All-Star che hanno rispettivamente 25 (Darius Garland) e 23 anni (il DPOY Evan Mobley), che stanno facendo esperienza, affrontando queste battaglie…. Siamo una squadra sostenibile sotto molti aspetti, non solo perché i ragazzi sono sotto contratto, ma anche per la nostra gioventù.

La nostra fiducia in questo gruppo deriva anche, in parte, da un certo senso di “novità”: abbiamo un nuovo head coach con noi solo da un anno. Abbiamo iniziato a definire la nostra identità offensiva proprio quest’anno, quindi sono molto fiducioso e ottimista riguardo al nostro futuro. Detto questo, non basta giocare bene per 82 partite. Dobbiamo capire come affrontare e superare le successive 16 partite. Come superare l’ultimo ostacolo. Questo gruppo ha dimostrato di poter giocare una delle migliori pallacanestro al mondo. Ora si tratta di continuare a crescere per fare quel salto di qualità che ci consenta di portarla anche sul palcoscenico più importante.

Anche l’anno scorso, dopo tutto quello che è stato scritto su questo gruppo, tutte le voci e i rumors… invece di farci prendere dal momento abbiamo continuato sulla strada scelta, e guardate cosa è successo (le 64 vittorie). Penso che anche ora sia il momento di investire ancora di più su quello che stiamo costruendo: la cultura, la crescita interna, la gioventù, la sostenibilità, tutti punti di forza di questo gruppo.

Abbiamo una finestra per competere per il titolo che è decisamente aperta, e vogliamo provare ad approfittarne l’anno prossimo, e anche nei successivi. Non abbiamo affatto finito di lottare per il titolo. Non ora, dopo quanto ha dimostrato questo gruppo quest’anno. Sarebbe assurdo rompere un nucleo che sta insieme da tre anni, ha già ottenuto buoni risultati e ora è pronto per fare il passo successivo. Anche se la conclusione della stagione è stata deludente”.