Cavina: contro Brindisi sarà fondamentale l’approccio difensivo, tenere alta l’intensità

Ciamillo-Castoria
Ciamillo-Castoria

Il coach della Vanoli: Brindisi è una squadra che è certamente ferita, ma ha qualità e profondità ed è cambiata

Sabato 30 dicembre alle 16:00 la Vanoli Basket Cremona tornerà sul parquet di casa per per affrontare New Basket Brindisi per la 14ª giornata di Serie A UnipolSai. Coach Demis Cavina ha presentato così la partita:

«La fase più importante di questa partita sarà l’approccio. Dobbiamo essere bravi ad avere fin da subito un’intensità difensiva che ci permette di correre limitando anche quello che è il talento dal perimetro di Brindisi, che è una squadra che ha in campo praticamente sempre 4 giocatori che possono segnare dal perimetro con qualità. Sarà quindi fondamentale l’approccio soprattutto difensivo: cercare di dare un’impronta alla partita sarà il nostro obiettivo principale, sfruttando anche quelle che sono le cose che ci stanno venendo meglio, che in questo momento sono proprio il gioco veloce in transizione. Stiamo probabilmente ricavando meno di quello che vogliamo in termini statistici ma ci dà energia, ci dà la corsa, ci dà anche capacità di segnare qualche canestro più facile soprattutto quando – come sta succedendo nelle ultime partite – abbiamo una percentuale da 3 punti non elevatissima. Stiamo lavorando tutta la settimana proprio su questo, sull’avere un’impronta difensiva importante alla partita e cercare di correre, magari sfruttando buone difese.»

Quanto quanto conta il fatto di poter giocare una partita molto importante per la salvezza? 

«Il valore di questa partita è certamente importante ma lo è alla pari delle altre come valore assoluto. Certamente acquisisce un valore importante essendo una partita casalinga, essendo una partita con una diretta rivale ed avendo appunto la possibilità di giocarsela in casa; questo è certamente un aspetto fondamentale che conosciamo. Altri valori non vorrei darli, anche perché come ho detto per definizione a inizio anno non esistono per noi partite differentemente complicate o differentemente facili. Dobbiamo essere bravi ad approcciarla con la mentalità di voler fare noi la partita, e magari anche con l’apporto di tutti per 40 minuti cercando di tenere alta l’intensità senza avere cali: questa è un po’ la mentalità che vogliamo dare sabato.»

Quanto è importante il fattore identità che la Vanoli ha mostrato in tutto questo girone di andata, quando Brindisi tra infortuni, cambio in panchina e discorso del turnover l’ha mostrato a tratti?

«Penso – parlando degli avversari senza ovviamente addentrarmi troppo anche perché non conosco le dinamiche e non è mai semplice – però certamente è una squadra che ha cambiato tanto rispetto all’inizio. È una squadra che ha avuto problematiche di infortuni, un giocatore a singhiozzo (in termini di presenza ovviamente). Adesso ha davanti a sé il turnover, ha davanti a sé una rosa ampia, un allenatore esperto, e per tutte queste cose non c’è da fidarsi. L’abbiamo visto anche con Treviso, lo si è visto con Varese: squadre che hanno cambiato anche in maniera importante il proprio roster ma soprattutto il modo di giocare e come stanno in campo. Noi non possiamo e non dobbiamo fare affidamento sulla classifica o su altre componenti che non sia proprio la nostra partita, cercando appunto di mettere in campo la nostra identità, di rifare a livello concettuale quello che è stata la partita di Tortona, cioè scendendo in campo con le nostre qualità.»

Che tipo di partita si aspetta da un punto di vista tecnico e tattico?

«Certamente a livello difensivo dobbiamo togliere la loro capacità di segnare da 3 punti e anche la loro qualità nel giocare 1 contro 1; ci sono tanti giocatori, soprattutto nel perimetro, che hanno questa capacità sia a livello fisico che a livello tecnico. Sarà fondamentale di nuovo per noi il discorso dei rimbalzi, cercare di avere equilibrio per riuscire comunque ad andare anche a rimbalzo d’attacco senza esporsi alle loro corse. Brindisi è una squadra che è certamente ferita, ma ha qualità e profondità ed è cambiata. La nostra partita dovrà dovrà giocarsi sui dettagli, oltre a quelli difensivi anche nelle cifre, e penso che la cifra dei rimbalzi – prendere qualche rimbalzo d’attacco in più rispetto alle ultime partite – sia fondamentale per noi.»

Peppe Poeta ha detto che la tua squadra è stata costruita con una logica e con una tipologia di basket affascinante, molto diversa da tutte le altre. Cosa ne pensi?

«L’abbiamo detta fin dall’inizio dell’anno che volevamo questo tipo di squadra e sono contento che venga confermato da un ragazzo, un tecnico adesso, un ex giocatore ma un tecnico di grande qualità e un ragazzo di grande qualità come Peppe. E andiamo avanti per la nostra strada direi, che è l’unica strada per poter centrare la salvezza, cioè rimanendo umili, rimanendo con le idee chiare, cercando di – attraverso il lavoro – limitare i nostri difetti rispetto a quasi tutte, soprattutto da un punto di vista della fisicità. Però non difettiamo di agonismo, non difettiamo di principi tattici, di qualità. Sappiamo quelle che sono le nostre qualità ma soprattutto, così come ha detto Peppe, la cosa che ci piace è riuscire a trovare qualcosa di diverso e continuare a farlo è il nostro obiettivo. Anche perché di fronte a stravolgimenti importanti di roster, noi dobbiamo assolutamente rispondere con le idee e con il lavoro.»

Come sta la squadra?

«Al momento nulla da segnalare. Sono sempre molto cauto perché quando poi mi espongo qui salta fuori il termometro, però al momento nulla da segnalare.»

Questa sarà l’ultima partita dell’anno solare 2023: è stato un anno che hai iniziato sulla panchina della Vanoli in un altro campionato e adesso siamo qui. Che emozioni ti suscita?

«Non sono solito guardarmi tanto indietro e faccio veramente fatica a parlare di me, di noi e in questi termini. Non ho neanche grandi capacità nel raccontarle certe cose perché anche come persona tendo a guardare nel futuro prossimo e a vivere il presente, però entrando qua dentro penso che si possa vedere da tutte queste foto che abbiamo attaccato ai muri cosa abbiamo combinato in questo anno. Mi piace pensare che sia stato frutto di un grande lavoro studiato a tavolino, condiviso con giocatori, staff, ma che sia stato fatto un lavoro straordinario, dentro e fuori dal campo. Mi faccio portavoce per farci i complimenti da questo punto di vista, anche se poi passo subito al piano B e dico che c’è ancora tanto da lavorare e dobbiamo fare in maniera che l’anno solare 2023 abbia una prosecuzione nella categoria che Cremona merita, che la Vanoli merita e per farlo si dovrà sgomitare tanto. Intanto, per quello che è il giudizio dell’anno solare, penso che parlino le foto dentro a questa area hospitality.»

Il video integrale della conferenza stampa: https://youtu.be/YBFFajIl2-8