Il mondo del basket europeo è stato sconvolto dalla decisione del Panathinaikos di chiedere il trasferimento della sua licenza decennale di Euroleague per lasciare la competizione. Una decisione che è resa possibile dal Chapter IV delle bylaws di Euroleague, e in particolare dall’articolo 15 “Transfer of the Licence”.
Avendo il Panathinaikos partecipato a tutte le edizioni della ‘new Euroleague’ dal 2016-17 senza anomalie nella sua licenza decennale, il club greco può intraprendere questo processo burocratico, che però dovrà vedere l’entrata in campo dell’Assemblea Generale.
Sarà infatti questa ad approvare chi rileverà il diritto pluriennale del Panathinaikos di partecipazione a Euroleague (per altre sei stagioni, a scadenza della licenza iniziata nel 2016), e a determinare il prezzo e le procedure per l’acquisizione di licenza e delle quote della competizione.
Non vi è ovviamente un precedente per questa casistica, ma è plausibile immaginare che l’Assemblea Generale di Euroleague possa rifarsi ai criteri già esistenti per assegnare la Licensed Club Licence del Panathinaikos.
A questa ‘gara’ potrebbero potenzialmente iscriversi tutti i club non in possesso di licenza decennale, anche se a una lettura dei criteri (Chapter II, Article 4 delle bylaws) il requisito di una arena con capacità minima di 10,000 spettatori dovrebbe escludere Bayern Monaco, ASVEL, Khimki e Zenit San Pietroburgo (dei club già sicuri di partecipare alla prossima Euroleague ma non con una licenza decennale), mentre l’articolo 4.8 (con due o più Licensed Clubs dallo stesso campionato nessuna addizionale licenza Licensed Club sarà assegnata a un club di quel campionato) sembrerebbe escludere dalla corsa il Valencia, essendo già tre i club spagnoli in possesso di licenza decennale.
Le Bylaws di Euroleague sono consultabili a questo link.
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