Carlos Delfino, ospite di ‘Insieme a Canestro’ su Rossini TV, ha parlato dell’amore per la città di cui difende i colori da ormai due anni.
(via Il Resto del Carlino edizione Pesaro)
“Non so ancora quanto giocherò, sono rimaste poche caramelle nel barattolo, ma sicuramente la mia ultima squadra sarà la Vuelle. Mi sono innamorato di Pesaro perché qui sento un’energia speciale, si respira pallacanestro ad ogni angolo: mi fermano al campetto davanti a casa, dove vado a tirare con mio figlio, ma anche quando vado dal pescivendolo. Anche chi non viene al Palas è comunque informato, quindi sei immerso tutto il giorno in un posto che sa perfettamente chi sei: questo fa molto piacere”.
Sull’impatto di coach Banchi: “Mi tolgo il cappello per Luca. Ha preso una squadra non solo senza risultati ma senza identità e l’ha portata a lottare per i playoff: gli sono grato, perché non volevo che questa stagione fosse triste come avevamo cominciato, nel caso sia l’ultima. Il contratto ce l’ho, sono un cavallo da cosa e non riesco ancora a vedermi in un ruolo diverso dal giocatore. Ormai a questo punto della mia vita non gioco più per soldi, per guadagnarmi da vivere, ma per il piacere di farlo, per passione”.
La crescita di Davide Moretti: “Come capitano potevo votare per gli awards della Lega e ho indicato Moretti nella lista del giocatore rivelazione: Davide sta facendo cose eccellenti, mi piace perché ha personalità: ha sfruttato l’occasione quando abbiamo ceduto Larson ma che maturasse così tanto non era così scontato”.
Delfino, che in estate taglierà il traguardo dei 40 anni, sta viaggiando con medie di 12.1 punti, 4.5 rimbalzi, 3 assist e 1.8 rubate a partita.
Commenta
Visualizza commenti