Cantù-Ravenna: una guida sulla serie, tutte le info sulla semifinale playoff

Appuntamento sabato 21 maggio, alle ore 20:30, per Gara 1 delle semifinali playoff.

Dopo essersi annusate il primo maggio scorso nell’ultima giornata di stagione regolare, con i verdetti già scritti e una posta in palio piuttosto modesta, Acqua S.Bernardo Cantù e OraSì Ravenna tornano a sfidarsi sabato 21 maggio, alle ore 20:30, per Gara 1 delle semifinali playoff. Questa volta il jackpot è di quelli importanti: in palio l’accesso alla finalissima del Tabellone Argento di Serie A2; chi passa il turno tra Cantù e Ravenna affronterà la vincente dell’altra semifinale, ovvero una tra Givova Scafati e Assigeco Piacenza.

IL CAMMINO – Sia Cantù sia Ravenna sono approdate al penultimo atto della post season eliminando, in quattro gare, le rispettive avversarie ai quarti di finale: i biancoblù hanno battuto 3 a 1 Forlì, mentre i giallorossi hanno avuto la meglio su Torino con il medesimo risultato. Entrambe si erano portate sul 2 a 0 nelle rispettive serie, vincendo le prime due partite in casa, salvo poi perdere Gara 3, ma vincendo e passando il turno nel match successivo. Una curiosità che accomuna il cammino di Cantù e quello di Ravenna: tutte e due le squadre hanno vinto Gara 4 con il risultato finale di 61-64 a proprio favore. Tirando le somme, quindi, entrambe le compagini hanno sofferto al primo turno, riuscendo tuttavia a dimostrare grande solidità e durezza mentale, specialmente in trasferta.

IL PRECEDENTE – Il duello del primo maggio tra le due formazioni, che coincise con il ritorno al palazzetto degli Eagles (il principale gruppo organizzato di tifosi biancoblù), terminò 76 a 72 per il gruppo allenato da coach Marco Sodini che, al PalaBancoDesio, riuscì a chiudere velocemente la pratica, portandosi sul +18 già al 30’. Nel quarto periodo, poi, Cantù abbassò comprensibilmente il ritmo per preservare più energie possibili in vista dell’inizio dei playoff, evitando di forzare la mano in un ultimo incontro di fase a orologio che, come detto, era già segnata. Se Cantù, infatti, era già certa del secondo posto nel Girone Verde, un discorso analogo valse anche per l’OraSì, sicura di chiudere in terza posizione nel Girone Rosso prima ancora che la palla a due venne alzata; perciò, un confronto da prendere con le pinze. Il top scorer di quella partita fu Lorenzo Bucarelli, autore di 19 punti; impossibile, però, non menzionare la strepitosa performance del capitano, Matteo Da Ros, che chiuse con la bellezza di 8 assist a referto. Agli ospiti, invece, non bastò una “doppia doppia” da 16 punti e 12 rimbalzi di Lewis Sullivan. Quello di tre settimane fa è l’unico precedente della storia tra le due società. Nel suo passato Ravenna non è mai andata oltre le semifinali playoff di A2.

IL RECORD – Con questo recente risultato, Ravenna ha quindi eguagliato il proprio record societario che risaliva alla stagione 2016-’17, annata in cui la cavalcata del team ravennate fu fermata dalla blasonata Virtus Bologna, vincitrice della serie per 3 a 0 e poi promossa in Serie A grazie a un altro 3 a 0, in finale contro Trieste. Era l’OraSì di Matteo Tambone, poi trasferitosi a Varese, dove rimase per tre anni prima di passare alla VL Pesaro, dove tuttora gioca dal 2020; e degli americani Derrick Marks e Taylor Smith. Quest’ultimo, due anni più tardi spiccò il volo in EuroCup, costruendosi una solida carriera europea. In panchina coach Antimo Martino, capace di eliminare 3-1 la Virtus Roma agli ottavi di finale e di rifilare, ai quarti, un secco 3-0 a Verona. Ironia della sorte, in quella squadra sedeva già in panchina, nelle vesti di vice allenatore, Alessandro Lotesoriere, che oggi è alla guida della formazione romagnola. Il coach pugliese, 36 anni, è alla prima esperienza della sua carriera da capo allenatore.

GLI EX – Un giocatore per parte ha giocato a maglie invertite: tra le fila giallorosse spicca il profilo di Alessandro Simioni, che a Cantù disputò un totale di 20 partite a 7.2 punti di media; mentre l’altro è Luigi Sergio, anche se l’ala non è a disposizione di coach Sodini per via di un lungo stop. Il leader dell’Acqua S.Bernardo (i cui gradi di capitano sono stati presi in campo da Matteo Da Ros) ha difeso i colori di Ravenna nella stagione 2019-’20, anno in cui, curiosità, Simioni militava proprio in Brianza. Con l’OraSì, Sergio ha collezionato 27 presenze tra campionato e Supercoppa, realizzando quasi 200 punti.

QUI CANTÙ – In casa Acqua S.Bernardo permane il dubbio legato alla presenza in campo di Zack Bryant, ancora alle prese con un infortunio muscolare ma gradualmente sulla via del recupero; per Gara 1 c’è moderato ottimismo di rivederlo in campo. A presentare la semifinale playoff coach Sodini e Francesco Stefanelli, probabilmente l’MVP della serie con Forlì, in cui la guardia toscana ha totalizzato 11.8 punti di media con il 41% da tre, 2 rimbalzi e 2.5 assist, oltre a un impatto difensivo molto significativo. Di seguito i loro commenti.

Sodini: «Come tutte le semifinali playoff, la serie con Ravenna nasconde mille insidie diverse. Insidie di una stagione comunque faticosa e che nei giocatori lascia strascichi dal punto di vista fisico e mentale, specialmente negli ultimi due anni, in contesti condizionati dalla pandemia. È altrettanto vero che, tra una partita e l’altra, ci saranno dei minimi adeguamenti tattici e un pizzico di spazio per preparare la serie. Pertanto, sarà molto più importante concentrarsi su sé stessi, sulle cose da fare e sul fatto di riuscire a prendere, e a tenere, dei vantaggi. Inoltre, servirà avere la giusta lucidità per superare i momenti difficili che, inevitabilmente, tutte le squadre sono chiamate ad affrontare. Quanto a Ravenna, sfidiamo un’avversaria che ha disputato un ottimo campionato e che, è bene ricordarlo, abbiamo incontrato in un momento in cui la classifica non aveva alcuna valenza. Dunque, il risultato del primo maggio lascia il tempo che trova. Il roster avversario è composto da un mix di giocatori esperti e giovani: conosciamo i loro punti di forza come loro conoscono i nostri. Cercheremo di imporre il miglior modello di pallacanestro possibile perché è grazie a quello che le probabilità di ottenere risultati aumentano. Per cui, siamo estremamente concentrati sul fornire la miglior prestazione possibile».

Stefanelli: «Dobbiamo prendere l’evoluzione della serie con Forlì e farne tesoro. Eravamo a un passo dal chiuderla 3 a 0 ma, complicandoci la vita, per poco non ci ritrovavamo a giocare una Gara 5. Questo deve insegnarci che nei playoff occorre dare sempre il 200%, senza abbassare la guardia un solo istante. Ogni partita ha una storia a sé: pensiamo quindi ad affrontarne una alla volta, dando tutto, sia in termini fisici sia in termini di attenzione».

GLI AVVERSARI – La regia della squadra è affidata all’estro di Austin Tilghman, play americano di 25 anni, che ha sin qui disputato una stagione grandiosa; per il ruolo, decisamente tra i migliori di tutto il campionato. 185 centimetri per 104 chili, Tilghman è un regista molto fisico a cui piace sfruttare la sua taglia, prediligendo le incursioni in area per finalizzare la maggior parte del suo contributo offensivo. Pescato dal club ravennate dall’A2 francese, ovvero la ProB, Thilghman ha chiuso la serie playoff contro Torino totalizzando 10.7 punti, 5.5 rimbalzi e 4.7 assist; quindi, elemento essenziale non solo in fase realizzativa, bensì anche a rimbalzo e in veste di uomo assist. La guardia è l’esperto Daniele Cinciarini, 39 anni a breve, alla sua seconda stagione alla OraSì; ha alle spalle quasi 3mila punti in Serie A e 320 partite, quindi un autentico veterano. Nella massima serie ha vestito le otto maglie diverse di Virtus Roma, Biella, Avellino, Pesaro, Cremona, Sutor Montegranaro, Juvecaserta e Fortitudo Bologna, che nel 2019 ha contribuito a riportare in LBA dopo dieci anni. Nei playoff è stato sin qui straordinario, trascinando letteralmente Ravenna alle semifinali grazie a una media realizzativa vicina ai 20 punti a partita. Nelle fasi concitate delle gare si esalta, non sentendo la pressione; è il giocatore in più di questa OraSì. Con Tommaso Oxilia fuori fino al termine della stagione per una lesione a un crociato, sono due i giocatori a contendersi il posto di ala piccola titolare: Gabriele Benetti e Davide Denegri. Quest’ultimo, più talentuoso rispetto al compagno, è partito in quintetto tre volte su quattro nelle recenti sfide contro Torino, lasciando spazio a Benetti in una sola occasione. Possibile, dunque, che coach Lotesoriere si affidi ancora a Denegri, guardia piemontese di 24 anni, formatasi a Casale Monferrato. Da due stagioni a questa parte è un elemento essenziale per il sodalizio romagnolo e, del campionato di A2, può essere ampiamente considerato uno degli esterni italiani più interessanti e di maggiore prospettiva; ai playoff sta viaggiando a una media di 12 punti a partita. L’alternativa, come detto, è Benetti, il quale, a differenza di Denegri, ricopre a tutti gli effetti il ruolo di ala. Classe ’95, due metri di altezza, Benetti è approdato alla OraSì a stagione in corso, calandosi alla perfezione nel nuovo ambiente e mettendosi subito a disposizione di compagni e staff grazie a impegno, entusiasmo e tanta energia. Meno tecnico di Denegri, Benetti può tuttavia portare maggiore fisicità e maggiore solidità in area: in sostanza, un aiuto in più anche per i lunghi. L’annata l’aveva iniziata alla Janus Fabriano, con cui aveva disputato 22 partite. A Ravenna ha invece giocato sin qui 11 partite: 7 di stagione regolare e 4 di playoff, giocando mediamente 15’ a incontro. Più defilato, ma comunque non meno importante, è il quasi ventenne brindisino Andrea Arnaldo, esterno in prestito da Trieste, squadra che lo ha fatto debuttare in LBA; dopo l’infortunio occorso a Oxilia è partito talvolta in quintetto. Chiuso il capitolo del “tre”, si apre quello riguardante il “quattro”: in questo caso nessun dubbio, l’ala grande titolare è l’americano Lewis Sullivan, fisico imponente e buon rimbalzista, alla terza stagione in Europa dopo un biennio in Ucraina più che positivo. Anche per lui, come il suo connazionale Tilghman, vale lo stesso discorso: tra i suoi pari ruolo è certamente uno dei migliori di tutta la lega. Contro una compagine molto fisica come Torino, che poteva contare su lunghi di stazza come Devon Scott e Aristide Landi, ha decisamente ben figurato, chiudendo la serie, peraltro, con 15.2 punti e 5.5 rimbalzi di media. Completa lo starting five il già citato Simioni, pivot ex Cantù, 24 anni, 204 centimetri per 110 chili; nei playoff segna 13.2 punti di media, confermando le sue ottime doti di tiratore da oltre l’arco. Dalla panchina emerge l’identikit del bolognese Giulio Gazzotti, ala-centro esperta uscita dal celebre settore giovanile della Virtus Bologna e con più di 200 presenze in Serie A; in carriera ha principalmente giocato per VL Pesaro e Vanoli Cremona, con cui tre anni fa ha conquistato una Coppa Italia. L’annata scorsa, invece, ha ottenuto una storica promozione in LBA con i colori di Tortona. Nei playoff sta producendo 3.5 punti e 6 rimbalzi di media in circa 22’ di impiego. Chiude le rotazioni il playmaker Nicola Berdini, classe 2003, mediamente in campo un quarto d’ora a partita.

MEDIA E INFO GENERALI – La partita sarà trasmessa in diretta su LNP Pass, piattaforma streaming per soli abbonati; radiocronaca sulle frequenze FM 89.600 (Lombardia) e sul sito radiocantu.com. Aggiornamenti sui profili ufficiali di Pallacanestro Cantù: Facebook, Twitter, Instagram e Telegram, nuovo canale social del club che, a un mese dal lancio, ha già raggiunto quasi 700 iscrizioni. A dirigere Gara 1 saranno gli arbitri Roberto Radaelli, Stefano Wessermann e Nicola Beneduce. L’official sponsor MIA Forniture Srl, azienda di Davide Marson situata a Figino Serenza, sarà per l’occasione “Match Sponsor” di Pallacanestro Cantù per tutte le gare casalinghe della semifinale playoff.