Cantù, i momenti più significativi della stagione di coach Pancotto

Le tappe del primo anno in Brianza del coach marchigiano.

18 giugno 2019. È da questa data che l’avventura in biancoblù di coach Cesare Pancotto ha inizio; non il giorno dell’annuncio, bensì quello della presentazione ufficiale, con dirigenza e giornalisti presenti in massa. Questa la prima tappa della stagione di Pancotto con i colori di Pallacanestro Cantù, che gli permette di prendere confidenza sin da subito con il passionale ambiente canturino, che lo accoglie con grande rispetto. Nella sede dello sponsor Paparelli, “casa” del vicepresidente Sergio Paparelli, l’allenatore marchigiano fa il suo debutto alla stampa in grande stile, prima di godersi delle meritate vacanze, salvo poi fare ritorno a Cantù in agosto per il consueto raduno di inizio stagione. Qui è subito colpo di fulmine con il presidente Davide Marson, che, durante la conferenza stampa, lo etichetta più volte con l’affettuoso appellativo di “maestro”. E sì, Pancotto, maestro di basket lo è davvero. Un coach che, a oggi, vanta più di mille partite ufficiali in 40 anni di carriera, con 35 stagioni tra i campionati di Serie A e A2. È questa la prima immagine significativa di Pancotto, con tanto di sciarpa al collo e scatti sia con i vertici societari sia con alcuni tifosi facenti parte il gruppo “Eagles”.

La seconda immagine vede Pancotto che fa le prove dell’abito, da Coiter (sponsor che lo scorso anno ha vestito tutto lo staff tecnico biancoblù), e qui, in tutta la sua eleganza, il tecnico marchigiano mostra grande emozione. Perché le squadre e le panchine in carriera saranno state anche molte, ma l’attimo in cui si indossa un nuovo abito di rappresentanza è sempre un momento speciale. Con fierezza, il tecnico di Porto San Giorgio è pronto a difendere i colori biancoblù in giro per l’Italia.

Il terzo momento significativo è rappresentato dalla prima vittoria davanti al suo nuovo pubblico: il primo successo casalingo di Pancotto sulla panchina canturina è contro Trento e l’ex Nicola Brienza, suo predecessore. Una partita, datata 20 ottobre, sicuramente emblematica, perché arrivata dopo la brutta batosta di Venezia, con Cantù che perde sì di 30 punti, ma che, la settimana dopo, contro l’Aquila dimostra grande carattere, reagendo di squadra e agguantando il primo successo interno, peraltro davanti agli occhi del presidente della FIP Gianni Petrucci, presente a bordocampo.

Gli altri momenti significativi sono legati ai derby vinti contro Varese e Milano, rispettivamente l’8 dicembre 2019 e il 5 gennaio 2020, al Forum. Qui, il “maestro” Pancotto si supera, facendo scacco matto a un’icona del basket europeo come Ettore Messina, sorpreso e battuto in casa contro ogni pronostico. Questa impresa – perché tale è – porta tutto lo staff di Pallacanestro Cantù a radunarsi negli spogliatoi per scattare, in preda all’euforia più totale, un selfie che resterà nella storia del club canturino.

L’ultimo istante della stagione, invece, è a Trento, per la gara di ritorno contro la Dolomiti Energia. È il 9 febbraio 2020 e quella sarà l’ultima partita ufficiale giocata dalla squadra allenata da Pancotto prima dell’obbligato stop per il Covid-19. Un vero peccato per Cantù, che con l’inizio del nuovo anno stava macinando punti e vittorie consistenti che, forse, potevano valere alla S.Bernardo-Cinelandia anche un posto per la rincorsa ai playoff. Ma questa è storia passata. La prossima è imminente. Pancotto, infatti, ha firmato anche per il 2020-’21 e non vede l’ora di difendere ancora i colori biancoblù.

*I dieci scatti più significativi della stagione di Pancotto sono visibili sui social Facebook e Instagram di Pallacanestro Cantù.

Fonte: Ufficio Stampa Cantù.