The Athletic ripercorre gli eventi che hanno portato al licenziamento di Adrian Griffin e alla ricerca di un nuovo coach per i Milwaukee Bucks del duo Antetokounmpo-Lillard.
La decisione dei Milwaukee Bucks non è stata affatto improvvisa, bensì nasce da mesi di gioco definiti deludenti, con crescenti preoccupazioni interne per il drastico declino della difesa, per l’utilizzo poco convincente di Damian Lillard accanto alla punta di diamante della franchigia Giannis Antetokounmpo e per il timore diffuso che questo gruppo fosse destinato al fallimento nei playoff.
Doc Rivers, che aveva firmato un ricco accordo come analista ESPN dopo essere stato licenziato dai Philadelphia 76ers, nell’ultimo mese è stato una sorta di consulente informale per Griffin, su precisa richiesta dei Bucks.
Ora Rivers è il candidato principale per la panchina, con le parti che avrebbero già iniziato la trattativa. Kenny Atkinson, assistente dei Warriors e già nel mirino dei Bucks prima dell’accordo con Griffin, è un altro candidato per il lavoro in caso di fumata nera con Rivers,
I problemi sono iniziati presto questa stagione per Griffin, il 49enne tecnico che veniva da 15 stagioni come assistente NBA per cinque diverse squadre. A metà ottobre il primo segnale negativo, le dimissioni di Terry Stotts, a quanto pare dovute ad un diverbio con lo stesso Griffin
Dopo la deludente sconfitta dei Bucks contro i Pacers nella semifinale del Torneo In Season a Las Vegas, la squadra ha ottenuto una serie di sette vittorie consecutive in casa, ma i problemi sono riemersi una volta entrati nel nuovo anno. A gennaio, i Bucks hanno compilato un record di 6-5, con i giocatori che avrebbero iniziato a mettere in discussione le tattiche di Griffin su entrambi i lati del campo e la strategia che veniva loro presentata ogni sera.
Mentre i giocatori erano disposti ad essere pazienti con Griffin mentre imparava sul campo a causa dei numerosi cambiamenti nel personale della squadra all’inizio della stagione, le loro domande sono diventate più significative man mano che la squadra non ha mostrato una crescita sostanzi
Durante tutta la stagione, i Bucks hanno faticato sul lato difensivo del campo dopo essere stati una delle squadre difensive più forti della lega per cinque stagioni consecutive sotto Budenholzer. Al momento, i Bucks sono 22° posto nella propria metà campo, concedendo 116,8 punti per 100 possessi.
Dopo la sconfitta con i Rockets, Antetokounmpo ha passato sette minuti e mezzo a lamentarsi dei problemi difensivi dei suoi Bucks.
Con un record di 30-13, i Bucks sono solo a quattro partite di distanza dai Boston Celtics al secondo posto nella Eastern Conference. Ma a quasi tre anni dal titolo vinto per la prima volta in mezzo secolo e con Antetokounmpo che continua a mostrare con i fatti la sua fiducia nel loro programma firmando un’estensione di tre anni da 186 milioni di dollari, a Milwaukee è da tempo stato stabilito uno standard più elevato.
Vincere partite di stagione regolare non è sufficiente, con una squadra del genere è doveroso puntare al bersaglio brosso.
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