Difficile non avere l’urlo strozzato in gola per la delusione di una sconfitta dura da digerire, che la Dinamo deve prendere come punto di partenza per il suo “nuovo” campionato. La preghiera finale di Mekowulu finita sul ferro condanna Sassari, ma Napoli vince meritatamente con il Banco che però esce a testa altissima per quello che ha fatto in campo, per come ha costruito i tiri pur con cattive percentuali, per come ha difeso con grande intensità per 40’, trovando in Kruslin e Devecchi due fantastici paladini, per come è rimasta sempre attaccata al match, rispondendo colpo su colpo, perdendo Burnell nel corso della partita e Treier, espulso per doppio antisportivo, ma ha lottato con il coltello tra i denti contro un avversario in questo momento di alto livello. Si è vista la grande differenza di “tensione” emotiva, la Dinamo con in palio una vittoria che sarebbe stata fondamentale, Napoli con la consapevolezza e con la fiducia degli ultimi successi, brava a rispondere immediatamente alla sfuriata iniziale di Sassari. Bucchi ci teneva tantissimo ad iniziare con una vittoria, avrebbe conquistato due punti pesanti per la classifica, avrebbe permesso al coach di lavorare con grande serenità e di scegliere eventuali correttivi con calma, avrebbe girato l’inerzia mentale, è arrivato invece un cazzotto nello stomaco, testimoniato anche dalle quasi lacrime in conferenza di Mekowulu, stremato emotivamente. Adesso la classifica e il calendario sono oggettivamente brutti, ma quello che lo splendido pubblico del palas ha visto è un punto di partenza per affrontare un mese di dicembre che sarà determinante per il proseguo della stagione. Il PalaSerradimigni ha capito lo sforzo dei ragazzi, che si sono buttati per terra, mai Sassari aveva preso 15 rimbalzi in attacco, recuperato 14 palloni, fatto tante difese buone, tante occasioni gettate al vento compreso il 19% da tre e i 7 liberi sbagliati, ma la strada è giusta, siamo convinti di aver visto una luce in fondo al tunnel, di aver capito che questa squadra può avere delle potenzialità, può avere un lungo di grande energia da 20+12, può avere delle carte da giocare anche a livello difensivo con l’innesto di Kruslin che appena arrivato, si è immolato più volte per fermare un califfo come Rich. La Dinamo ha commesso errori a tavolino e sul campo che fanno parte dello sport, altrimenti sarebbe troppo facile, quello che conta ora è lottare, lavorare duro e uscire dai bassifondi della classifica, cosa a cui il Banco era stata abituata solo nel primo anno di serie A e per un paio di partite nel post Calvani. Normale che si possa pensare ad un playmaker visto che Logan non lo ha mai fatto in carriera e va preservato nella lucidità realizzativa, vero che Gentile ha dimostrato di poterlo fare e anche bene, senza però lasciare per strada ulteriori energie nervose, diversamente dal suo rendimento nello spot di 2, non è facile trovare il giocatore giusto, allenato che si incastri in questa squadra. Intanto Sassari deve ripartire dall’applauso dei suoi tifosi, deve ripartire dalla difesa, dalla continuità all’interno dei 40’ e dal fatto di poter avere tutti a disposizione nelle migliori condizioni possibili, Bucchi ha ben chiara la strada da intraprendere, è quella giusta, quella che la Dinamo ha iniziato a percorrere contro Napoli.
Sassari: La strada giusta
22/11/2021
20:13
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