La Dinamo esce dal torneo di Oristano con grande serenità e positività. Nonostante l’assenza duratura di Treier (tornerà presumibilmente a novembre) e quelle precauzionali di Robinson e Jones, la squadra di Bucchi si porta a casa dal ritiro molti segnali interessanti. Due partite vere, toste, fisicamente molto impegnative soprattutto la finale con l’Hapoel e una disponibilità di gruppo che sembra non mancare mai. Questo l’aspetto chiave e più confortante, anche senza forze, anche sotto di 14 punti, Sassari ci ha sempre provato, i giocatori sono usciti stremati, hanno lottato, si sono passati la palla, hanno messo in pratica quello che gli aveva chiesto il coach nelle prime due settimane di lavoro.
“Sono contento dell’intensità, sono stati due ottimi allenamenti – ha dichiarato l’allenatore della Dinamo al termine del torneo – abbiamo fatto fatica, avevamo delle assenze, ma i ragazzi ci hanno sempre provato e non hanno mai mollato, un bel segnale per proseguire il lavoro. Adesso dobbiamo cambiare marcia, ci aspettano allenamenti importanti prima della Supercoppa, abbiamo tempo ma dobbiamo essere bravi a sfruttare il precampionato, recuperare gli infortunati e usare i test per migliorare di squadra”
Dowe è apparso ovviamente ancora alla ricerca della condizione, provando automatismi e riuscendo a conoscere al meglio i compagni. La sua esperienza e la sua taglia da combo guard possono essere preziose. Onuaku, molto stanco in finale, ha messo già in mostra le sue qualità. L’ex Houston Rockets ha giocato una grande semifinale, con 21 punti e 11 rimbalzi in 22 minuti, ha avuto sprazzi di orgoglio anche in finale, sbagliando di un soffio la tripla dell’overtime.
Le risposte di squadre sono state ottime, disponibilità, sacrificio, voglia di aiutarsi e di passarsi la palla, gambe dure, errori di lucidità, ma sempre l’atteggiamento giusto. Chessa ha giocato le prime due partite dopo oltre 4 mesi di stop per l’infortunio al piede:
“Sto bene, ho lavorato tutta l’estate per rientrare al meglio, dobbiamo migliorare ma abbiamo un ottimo atteggiamento di squadra, due partite importanti per prendere il ritmo, a Oristano siamo stati benissimo, adesso torniamo a casa per abbracciare i nostri tifosi e per continuare su questa strada. Mi sembra ci sia molta disponibilità da parte di tutti”
Bendzius è stato il top scorer della Dinamo nella due giorni, dimostrando tutta la sua pericolosità non solo con il tiro da 3 punti (6/11 in semifinale), ma anche con la sua capacità di giocare senza palla. Molto bene Gandini e Diop, che ha firmato una doppia doppia contro il Cedevita prima di pagare un po’ dazio fisicamente in finale. Stanno lavorando duro anche Kruslin e Gentile per cercare la forma migliore, mentre il giovane Pisano è stato premiato dal coach con minuti preziosi sul campo che rappresentano un bel master di apprendimento a fine ritiro.
Dinamo Banco di Sardegna -Hapoel Tel Aviv 89-92
Parziali: 22-22;21-30; 26-20;20-20.
Progressivi: 22-22 43-52; 69-72; 89-92
Dinamo. Pisano, Piredda, Dowe 18 (7 rb 5as), Kruslin 11, Gandini 5, Devecchi 4, Chessa 10 (7 as), Bendzius 26 (4/7 da tre, 11 rb), Gentile 5, Raspino, Diop, Onuaku 10 pt. Coach Piero Bucchi
Hapoe Tel Aviv. Horton 6, Tokoto 8, Harel 6, Munford 4, Benny 14, Amsalem 2, Yannay, Ariel 16 (4/5 tre), Young 9, Hoard 11, Brown 16. Coach Denny Franco
La squadra sarà di scena questa sera in piazza Moretti alle 20.30 per la presentazione ai tifosi.
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