Jeff Brooks MVP del match tra Venezia e Cremona in una serata, per l’ex Olimpia, da 15 punti, 7 rimbalzi e 23 di valutazione. Le sue dichiarazioni in sala stampo del Taliercio.
“Sono molto felice di essere qui, felice di questa squadra, delle diverse personalità che la compongono, dello sforzo che ognuno di noi mette al servizio della squadra e dell’aiuto reciproco che vedo in tutto il gruppo. Sapevo di arrivare in una squadra con questo spirito e per questo sono molto contento.”
Dà l’impressione di essere alla Reyer Venezia da sempre. Si è veramente integrato bene con i compagni e la squadra?
“Ribadisco che qui mi trovo molto bene per la professionalità che ogni giocatore porta tutti giorni in allenamento, l’energia e la serietà con cui si lavora. Per me è un ambiente differente, già in passato nella mia carriera ho cambiato club e devo dire che sono molto felice dell’impatto che ho avuto con l’ambiente e tutte le persone che lavorano intorno alla Reyer. Se qualcuno mi chiedesse di terminare qui la mia carriera sarebbe una bella cosa”.
Quanto conta per lei essere al centro di un progetto tecnico ed essere un punto di riferimento per la squadra e per il suo coach?
“Una delle principali ragioni per cui De Raffaele e il club mi hanno voluto qui è per il mio approccio mentale alla partita e la mia capacità di essere un punto di riferimento per i compagni. Ho giocato in Spagna, Russia, EuroCup, Eurolega e so leggere bene le situazioni di gioco, so quando un compagno ha bisogno di un aiuto mentale. La mia capacità di essere un collante per la squadra possono essere di grande aiuto e probabilmente sono la ragione principale per cui sto diventando un punto di rifermento di questa squadra”.
Anche dall’esterno si percepisce come sta cercando di aiutare i nuovi arrivati come ad esempio Phillip ed Echodas.
“Il campionato italiano è uno dei più difficili. Puoi perdere con chiunque e chiunque può metterti in difficoltà, per questo noi dobbiamo essere squadra. Sicuramente Tarik Phillip è un grande gestore del ritmo offensivo e difensivo, sottolineo come Spagnolo che è un giovane di grande talento, che vuole diventare un grande giocatore, non a caso ha iniziato subito aggressivo contro Tarik, perché solo così puoi tentare di metterlo in difficoltà dal punto di vista difensivo. In ogni caso Phillip porta con se l’esperienza della propria carriera al servizio della squadra. Echodas, è un ragazzo giovane che sa difendere il ferro, che tocca un sacco di palloni che li intercetta, ha grande atletismo fisicità e sicuramente può ancora migliorare molto e in futuro potrà darci una grossa mano. Al momento sono contento di tutti i miei compagni”.
Una grande prestazione contro Cremona, subito molto coinvolto, come giudica la sua prova?
“Sono contento del mio contributo perché ho un ruolo diverso rispetto alla posizione precedente che avevo in carriera, ma non mi interessa l’aver fatto una buone prestazione personale. Ciò che mi interessa è solo vincere e per un’altra ora e mezza circa sarò contento della vittoria, ma poi il prossimo appuntamento è Treviso, una grande squadra e dovremmo mettere in campo un altro grande sforzo di squadra. Ma la cosa che per me conta è la vittoria”.
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