Brooklyn Nets, la vicenda Kyrie Irving: Possibili anche decisioni clamorose?

Monta sempre più il caso di Kyrie Irving in casa Brooklyn Nets, e a dire il vero in tutta la NBA

Monta sempre più il caso di Kyrie Irving in casa Brooklyn Nets, e a dire il vero in tutta la NBA. Il giocatore si vaccinerà? E se questo non dovesse accadere, sono in arrivo decisioni clamorose da parte della franchigia? Una cosa è certa, il front office non farà nulla per assecondare la posizione del giocatore.

Il piano satanico

Ma andiamo con ordine. Nel mese scorso Rolling Stones rivela come Kyrie Irving segua con attenzione alcune teorie cospirazioniste, tra cui quella che vedrebbe nel vaccino Moderna la base di un piano satanico per collegare la popolazione afroamericana ad un computer centrale.

La rivista precisa come Irving non sia il solo, in NBA, ad essere attratto da questa teoria, né riporta dichiarazioni del giocatore.

No al media day

Dato fondamentale. A New York non si può partecipare ad eventi al chiuso se non vaccinati. Kyrie Irving, per tale ragione, diserta il media day dei Brooklyn Nets a fine settembre, mentre si aggrega alla squadra per il training camp di San Diego.

I dubbi

Con il via della pre-season, i dubbi però aumentano, ed emergono con forza nella notte tramite ESPN.

Ad oggi non è chiaro se Kyrie Irving abbia intenzione di completare il percorso vaccinale, né ci sono posizioni ufficiali della franchigia. Ma secondo ESPN, il front office non farà nulla per assecondare la posizione del giocatore.

Steve Nash infatti proseguirà gli allenamenti a New York, e senza vaccinazione Kyrie Irving non potrà prendervi parte. Per lui, ad ogni gara di assenza, è prevista una multa da 380.000 dollari, e questo potrebbe portare la franchigia stessa a decisioni clamorose.

Per dare un senso della situazione, Irving potrebbe non potersi allenare per dieci giorni con la squadra in questa pre-season, mentre tra novembre e dicembre i Nets avranno un periodo di permanenza in città di 26 giorni.