Non è stato un turno, il ventottesimo della Serie A UnipolSai 2022/23, particolarmente felice per l’Happy Casa Brindisi, sconfitta per la seconda volta in casa nel girone di ritorno domenica dalla Dolomiti Energia Trentino.
Quest’ultima, diretta concorrente dei pugliesi per un posto ai playoff (entrambe hanno 28 punti in classifica), è riuscita a imporsi al PalaPentassuglia col punteggio di 73-86 lasciando dunque l’amaro in bocca ai padroni di casa i quali, certamente, avrebbero preferito accompagnare in altro modo le prestazioni, ciascuna importante a suo modo, di Nick Perkins e Ky Bowman.
Il primo, grazie agli 8 rimbalzi totali presi nel confronto dell’ultimo fine settimana, ha raggiunto e valicato quota 500 in Serie A con la maglia di Brindisi, compagine che, dal 2020 a oggi, l’ha visto viaggiare a 5.7 rimbalzi di media il primo anno e a 6.3 nel 2021/22 prima dei 5.1 della stagione attuale dove, ad oggi, con 137 rimbalzi in 27 gare disputate Perkins è l’uomo del roster brindisino che ha agguantato più palloni sotto le plance.
Fermato dunque il proprio tassametro personale a 503, il centro di Saginaw classe 1996 (curiosamente mai andato in doppia cifra per rimbalzi in una gara del massimo campionato nazionale) è diventato domenica il secondo giocatore tra le fila pugliesi a poter vantare almeno 1200 punti (1338 quelli di Perkins) e 500 rimbalzi in Serie A dopo Jason Burnell, giocatore il cui bottino, alla quarta stagione nella prima lega nazionale, ammonta a 1244 punti e 656 rimbalzi.
Parlando di punti e rimbalzi complessivamente registrati nel torneo, Ky Bowman (all’esordio quest’anno in Italia) non ha certamente i numeri dei compagni ma a differenza loro, domenica, è riuscito nella non semplice missione d’infilare 31 punti in una gara di Serie A confezionando di fatto quella che, nel suo caso, è la miglior performance realizzativa della carriera da professionista.
Se infatti con la maglia di Boston College il nativo di Havelock aveva già messo assieme prestazioni da trenta (sei volte) e addirittura quaranta punti (44 contro gli Hartford Hawks), mai egli era riuscito a sconfinare oltre tali cifre da pro’ dal 2019 a oggi, un periodo questo dove al massimo l’attuale numero 6 dell’Happy Casa era arrivato a siglarne 27 in un singolo match.
Il suo primo trentello lontano dall’università però, per quanto significativo, non è bastato domenica, al pari del lavoro a rimbalzo di Perkins, all’Happy Casa per avere la meglio su Trento in una partita che comunque a prescindere dall’esito, per motivi diversi, ha rappresentato un momento importante del percorso da cestisti di entrambi i giocatori statunitensi biancoblu.
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