“Sei è un numero perfetto di per sé, e non perché Dio ha creato il mondo in sei giorni; piuttosto è vero il contrario. Dio ha creato il mondo in sei giorni perché questo numero è perfetto, e rimarrebbe perfetto anche se l’opera dei sei giorni non fosse esistita”.
Una citazione d’autore (Sant’Agostino d’Ippona) per dare una prima simbologia al numero 6, un numero che ha segnato la storia del basket brindisino grazie ai protagonisti che lo hanno indossato, onorato e glorificato nel corso di diverse epoche.
Alessandro Zanelli, nato a Motta di Livenza (TV) il 7 maggio 1992, è il nuovo capitano della Happy Casa Brindisi. Un nuovo capitolo, una nuova era, con un’impronta importante dal passato. Alla terza stagione a Brindisi, il playmaker italiano continuerà a indossare la canotta numero 6, questa volta con i gradi di capitano. E non è il primo nella storia cestistica brindisina.
Da numero 6 in numero 6, con il ‘Bomba’ Bonaccorsi a infiammare gli spalti del PalaPentassuglia e far tornare il grande amore per la pallacanestro a Brindisi dopo diverse delusioni. Claudio è rimasto nel cuore di tutti gli amanti della palla a spicchi per le sue grandi doti da realizzatore e da trascinatore del gruppo. Presente al palazzetto da ‘special guest’ durante lo scorso campionato di Lega A, ha assistito a una vittoria interna della Happy Casa meritandosi una standing ovation dei suoi vecchi tifosi. E l’occasione è stata ghiotta per una foto con Alessandro Zanelli, che indossava (e continuerà a farlo) il suo storico numero di gioco. Forse già un segno del destino e un passaggio di consegne già scritto.
La numero 6 ritorna ad essere la canotta del capitano della New Basket Brindisi.
La storia ci riserva altri grandi giocatori che, pur non avendo svolto la guida di capitano, hanno in egual modo scritto pagini indelebili negli annali del basket a Brindisi con il numero 6 sulle spalle.
Uno su tutti: Francesco Fischetto. Play minuto in mezzo ai giganti, ‘Checco’ è stato capace di farsi amare lungo tutta la penisola per le proprie doti balistiche e morali di grandissima fattura. Al fianco dello storico capitano Carmine Spinosa, è stato sempre un punto di riferimento fondamentale per Brindisi, i suoi tifosi e la pallacanestro italiana.
Altro esempio perfettamente appropriato è Giangiovanni Parisi, playmaker classe 1973, e idolo di una generazione che viveva a Brindisi di pane e pallacanestro. Bandiera del basket brindisino, ha indossato per un decennio i colori biancoazzurri vincendo anche il campionato di B2. Con la numero 6 sulle spalle e un grande senso di appartenenza per la sua città.
Il numero sei rappresenta l’equilibrio perfetto, aritmeticamente e simbolicamente. Il numero della responsabilità e dell’armonia. Il numero ideale per un Capitano con la C maiuscola.
Alessandro Zanelli prende il testimone lasciato da Adrian Banks, record man di realizzatori di tutti i tempi con la New Basket Brindisi. Il ritorno a un capitano italiano, succedendo nell’albo dell’ultimo decennio 2010-2020 a: Marco Cardillo (2016-18), Andrea Zerini (2015/16), Massimo Bulleri (2013-15), Klaudio Ndoja (2011-13) e Luca Infante (2010/11).
Curiosità: Alessandro Zanelli ha già disputato due partite nel ruolo di capitano (ad interim).
Lo scorso anno, vista l’assenza di Banks volato in America per assistere alla nascita della figlia, lo sostituì in occasione delle trasferte in campionato a Trento e in Champions League a Saragozza.
Coach Frank Vitucci, dopo aver parlato con i diretti interessati e con il gruppo, ha individuato inoltre il vice capitano della Happy Casa Brindisi 2020/21: Darius Thompson. Il playmaker americano, alla seconda stagione in biancoazzurro, ha già fissato le basi della sua vita extra cestistica a Brindisi, dimostrando in ogni modo sul campo grande serietà e professionalità.
Una coppia di playmaker leader dentro e fuori dal campo.
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