Ecco le parole di Nicola Brienza, coach della Dolomiti Energia Trentino, in vista della sfida di campionato contro Cantù.
«Affrontiamo Cantù che è una squadra giovane e di grande entusiasmo, guidata in campo e nello spogliatoio da due veterani di grandissimo valore come Smith e Leunen: l’assenza di Jaime sicuramente per loro non è una buona notizia, ma nonostante questa mancanza i brianzoli hanno voglia di riscatto dopo la sconfitta contro Cremona e sono sicuro metteranno in campo una performance di grande intensità ed agonismo. Il gruppo degli stranieri è davvero interessante, con Johnson che ha mostrato lampi di grande talento ed è una delle sorprese del campionato, Woodard è un ottimo realizzatore, Kennedy dà presenza difensiva e fisica nel pitturato. E poi ci sono alcuni giovani italiani di grandissime prospettive come Pecchia e Procida, che credo potranno avere un ruolo anche nelle prossime Nazionali. Noi dovremo essere bravi ad arginare il loro dinamismo e la loro voglia di riscatto. A livello personale, Cantù per me sarà sempre speciale, è il posto dove sono nato e cresciuto, un ambiente che conosco: affrontarli dà sempre un’emozione particolare, poi però una volta che si alza la palla a due c’è solo il campo. Per quanto riguarda noi, siamo reduci da due partite in trasferta molto particolari: a Venezia abbiamo avuto un approccio mentale davvero forte e incisivo, abbiamo giocato per larghi tratti al massimo della nostra intensità come dovevamo fare; a Lubiana invece al di là della buona prestazione dei nostri avversari ci è mancato un po’ quel fuoco dentro che ci aveva sempre contraddistinto e alle prime difficoltà non abbiamo avuto la costanza e le risorse per rimanere in partita. In questi giorni abbiamo lavorato duro, ci siamo rimessi in carreggiata per farci trovare pronti ad una serie di partite davvero molto importanti, a partire da quella di domani contro Cantù».
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