Peppe Poeta si presenta in sala stampa facendo innanzitutto i complimenti alla Virtus e ribadendo quanto sia stata eccezionale la stagione fatta da Brescia fino a questa finale. Ecco le sue parole.
“Sono estremamente orgoglioso della mia squadra: oggi forse questa sconfitta fa male, ma ci deve far rendere conto dell’impresa fatta in questa stagione. La Virtus è forte, fisica, profonda, con dei campioni assoluti: oggi forse abbiamo avuto la percezione di quanto sono stati forti i nostri avversari. I miei complimenti più grandi alla Virtus per uno Scudetto meritato e una menzione speciale per Achille Polonara: penso che questo scudetto sia molto suo. Un pensiero anche per Marco Belinelli, che probabilmente oggi chiude la carriera da vincente come è giusto che sia. Un pensiero anche per la mia squadra e lo staff, davvero tutti: non potevo sognare di meglio nella prima stagione da capo allenatore. Grazie alla città di Brescia che si è stretta intorno a noi per farci credere in un’impresa che non è arrivata: ma l’imprese deve essere l’essere arrivati qui, dobbiamo essere orgogliosi. Ultimo pensiero a Mauro Ferrari che mi è sempre stato vicino e che sono sicuro sia orgoglioso di quanto fatto.
C’è amarezza per non essere riusciti a giocarsi la finale al meglio?
“Fa parte del gioco, il rimpianto sicuramente c’è ma è normale: la nostra forza è stata essere compatti e con gerarchie chiare in tutto l’anno, giocando in un certo modo e con una forte conoscenza reciproca. Quando manca un tassello importante lo soffri, ma oggi voglio parlare di tutto tranne che di rimpianti. Vorrei essere contento per quanto fatto fino ad oggi, anche se so che non è facile in questo momento”
Questa stagione straordinaria è anche se non soprattutto di Peppe Poeta
“Non sarò mai autocelebrativo, non fa parte di me. Per me questo gioco dipende dai giocatori: io ho provato a dargli fiducia, loro hanno dimostrato che non avevo torto. Sarò grato ad ognuno di loro per quello che mi hanno dato in questo anno. La cosa che mi rende più orgoglioso? Quanto si vogliono bene i giocatori tra loro, la stima reciproca che hanno e l’aver stupito tutti dal primo all’ultimo giorno: oltre alla nostra pallacanestro, che è stata collettiva e divertente”
“Domani forse realizzeremo meglio, oggi non siamo in grado. Abbiamo fatto una stagione memorabile di cui tutti ci ricorderemo. Sono orgoglioso anche del legame con questa città. Il futuro? Ci pensiamo domani o forse anche dopodomani, ora voglio solo celebrare questa annata fantastica”
Commenta
Visualizza commenti