Intervistato da “Bresciaoggi”, David Moss ha parlato del suo nuovo ruolo fuori dal campo all’interno della Germani Brescia: “La società mi ha dato una grande opportunità: seguo la squadra da vicino con tanta energia ed entusiasmo. Mi piace moltissimo: ho giocato per 25 anni, spero di poter restituire almeno in parte quello che il basket mi ha dato”.
Nel suo futuro non c’è solo la pallacanestro: “Mi sto dedicando ad alcune operazioni immobiliari. E ho un altro progetto… ma è un po’ presto per parlarne”.
David Moss adesso ha un ruolo importante nel rapporto con i giocatori: “Adesso c’è un nuovo capitano Amedeo Della Valle. Sicuramente con i giocatori c’è ancora il rapporto forte che avevo prima: più che un fratello maggiore credo di poter essere un mentore. Qualcuno che può aiutare”.
Anche coach Magro adesso è cambiata la prospettiva: “La differenza maggiore sta nel fatto che adesso partecipo alle riunioni dello staff, durante le quali si discutono i dettagli tecnici della squadra: è una cosa che mi piace moltissimo. Soprattutto per il confronto sulle idee da sviluppare: con Alessandro non ragiono più come capitano”.
Quali sono stati i momenti più belli e quelli più brutti dei suoi 8 anni a Brescia da giocatore? “La promozione in Serie A contro la Fortitudo Bologna a pari merito con la vittoria della Coppa Italia sono i ricordi del cuore. Il momento più duro? Il Covid. Dentro e fuori dal campo. Ho ancora i brividi se ripenso alle partite con i palasport deserti”.
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