Intervista sul Corriere dello Sport per Graziella Bragaglio, che ha parlato alla vigilia del via ai Playoff di Brescia contro Sassari: “Volevamo stare tra le otto che sarebbero andate ai playoff e ci siamo riusciti molto bene. Ma in estate dichiarare un terzo posto sarebbe stato da presuntuosi. Ci preparavamo a un nuovo anno zero dopo quello della stagione 2011/2012, quando Costa ci lasciò perché aveva necessità di tornare a Pesaro e ci separammo da coach Dell’Agnello. Diciamo che a ripartire con un nuovo progetto eravamo abituati. Abbiamo fissato un percorso dove la programmazione deve vincere su ogni possibile fretta”.
Bragaglio ha anche parlato di Magro e Della Valle: “Il coach con noi aveva già fatto un percorso molto importante al fianco di Diana, come assistente. Poi, quando cambiammo guida tecnica, il nuovo coach non lo confermò; ma sul suo valore non abbiamo mai avuto dubbi. È caparbio, preparato, ambizioso, metodico, Queste sono caratteristiche vincenti; Amedeo è un’altra bellissima scommessa vinta. Le sue grandi qualità non le abbiamo certo scoperte noi. Però oggi nella Germani è un giocatore diverso, maturo, un vero leader. Sansone quando gli furono tagliati i capelli perse la sua forza, Della Valle senza riccioli e con qualche frezza bianca a incorniciargli il viso ora è uno dei segreti dei nostri successi”.
Un’osservazione anche sulla trasmissione in tv del basket italiano: “Mia madre ha 87 anni e per lei esiste solo la tv generalista. Vorrebbe vedere Brescia lì. Ma io ho anche tre figli che vivono distanti e mi dicono: la televisione? Ma cos’è mamma? I fruitori del nostro spettacolo sportivo sono loro e le generazioni che verranno. Bisogna capire che il futuro è questo e accettarlo”.
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