Il capitano della Reyer Venezia Michael Bramos, in vista del derby di Supercoppa con Treviso, ha parlato nel pomeriggio in videoconferenza alla stampa. Ecco le sue dichiarazioni.
L’apertura della stagione.
“Siamo felici di tornare a giocare. È stato difficile stare senza basket per così tanto tempo. Abbiamo lavorato duramente in questo mese per farci trovare pronti. La cosa più complicata è stata quella di trovare una forma fisica tarata per il basket e rimodellare il proprio corpo, abituato alla routine quotidiana nei confronti del gioco. Una grande gioia ritrovare la normalità, allenarsi tutti i giorni, ritrovare i propri compagni.”
La presenza degli spettatori.
“A noi piace giocare in arene piene ed infuocate, quindi siamo felici di trovare parte dei tifosi. Voglio ringraziare il club per aver dato e organizzato la possibilità di avere i nostri sostenitori. In particolare voglio ringraziare anche i tifosi che non saranno presenti al palazzetto, ma saranno comunque vicino alla squadra. Per il nostro gruppo sarà importante giocare a fianco dei propri tifosi”.
Il giudizio sul prossimo avversario, la De’ Longhi Treviso.
“Hanno cambiato molti giocatori. Treviso è una squadra molto giovane, che corre e gioca una pallacanestro di grande intensità ed è ben allenata. Ha un allenatore che predilige un gioco aggressivo e veloce”.
Sulla condizione del capitano.
“Mi sento bene calcolando il fatto che non sono mai stato abituato a stare così tanto tempo senza giocare a pallacanestro. Sono soddisfatto del mio lavoro in questo primo mese. Con l’Olimpia Milano abbiamo fatto un buon test che non sembrava un’amichevole, è stata una partita vera. In generale sono anche soddisfatto del lavoro fatto fino ad ora e della condizione della squadra”.
Dopo gli scudetti del 2017 e del 2019, la recente Coppa Italia, manca solo la Supercoppa nella bacheca di capitan Bramos.
“L’obiettivo della Reyer Venezia quando c’è un trofeo in palio si prova a vincerlo. Non ci tiriamo mai indietro, è la mentalità del club e quella del nostro coach. Ovviamente non sarà facile perché dopo cinque mesi di stop ci sono tutte le incognite del caso, inizialmente alcuni valori si livelleranno. Noi in campo daremo il meglio possibile.”
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