Intervistato in occasione del Media Day in vista delle LBA Finals UnipolSai 2024, Marco Belinelli ha raccontato quale sia il segreto del suo rendimento ad altissimo livello a 38 anni: “Dovreste dirmelo voi. Io vado sempre in campo per esprimere il mio talento, con l’obiettivo di vincere e di essere un esempio per i ragazzini. Mi sento bene. In estate ho cominciato a lavorare fisicamente prima del solito con i preparatori Tibidetti e Panichi, questo mi è servito molto ad affrontare la stagione nella maniera giusta”.
E adesso c’è la grande sfida con l’EA7 Emporio Armani: “Stagione che è arrivata all’epilogo atteso da tutti. Milano è la squadra da battere e sta giocando una pallacanestro migliore rispetto alla regular season. Sarà una battaglia e cercheremo di farci trovare pronti. Ci sono i presupposti per farcela davanti ai nostri tifosi. Spero che il vantaggio del fattore campo conti. C’è dispiacere per la finale dello scorso anno: il primo pensiero dopo la vittoria in Gara 4 a Venezia è andato lì. Abbiamo tanta carica per fare meglio. Sono forti in tutti i ruoli. Spesso abbiamo sofferto Shields, ma ho grande fiducia nei miei compagni, nei miei difensori: abbiamo un reparto esterni che ci invidiano e che farà di tutto per fermare uno dei loro migliori”.
Belinelli ha un grande rapporto con tutti i compagni di squadra, da vero capitano: “Voglio bene a tutti loro, siamo una grande famiglia e so cosa passa in una stagione: un giorno sei eroe e l’altro pecora, ma così va questo mondo. Siamo molto legati, so quanto lavorano duro per portare trofei alla Virtus. Come leadership ho preso da chi reputavo intelligente, umile e con voglia di vincere, rimanendo me stesso. Potrei dire Ginobili, ma poi resta indietro uno come Duncan, al quale bastava un’occhiata per farti capire come va il mondo”.
Quale sarà la chiave della finale? “Loro stanno giocando una grande pallacanestro, sia in attacco sia in difesa, Messina sarà pronto come sempre e noi stiamo facendo un lavoro importante per fare in modo che avvenga qualcosa di positivo. Giusto dire che sono la squadra da battere, ma non abbiamo paura. Sono orgoglioso di essere di nuovo in finale, ora abbiamo voglia di chiudere nel modo giusto. La stanchezza? Abbiamo giocato tanto, ma ognuno di noi sa che c’è rimasto ancora qualcosa nel serbatoio. Ci mancano dalle tre alle cinque partite e c’è voglia di finire nel migliore dei modi”.
Commenta
Visualizza commenti