Basket Ravenna | Grazie presidente Vianello, ora il basket passa ai ravennati

Basket Ravenna | Grazie presidente Vianello, ora il basket passa ai ravennati

Il futuro del basket a Ravenna è in mano ai ravennati: il fulcro sarà una Fondazione, trainata dalle aziende Unigrà e Sapir con il sostegno del Club Ravenna nel Cuore, nata per rilevare il titolo sportivo dal presidente Roberto Vianello

Il futuro del basket a Ravenna è in mano ai ravennati: il fulcro sarà una Fondazione, trainata dalle aziende Unigrà e Sapir con il sostegno del Club Ravenna nel Cuore, nata per rilevare il titolo sportivo dal presidente Roberto Vianello. Contestualmente il budget per la stagione sportiva sarà ulteriormente ridotto e a questo punto mancheranno tra i 200 e i 250 mila euro per ripartire, da reperire entro il 17 giugno, prima della presentazione della fidejussione alla FIP.
Questa, in sintesi, la situazione del Basket Ravenna oggi, descritta dal direttore Giorgio Bottaro in una conferenza stampa molto seguita e partecipata.

Il ringraziamento al presidente Roberto Vianello
“Sapevamo che per motivi personali e di età questo sarebbe stato l’ultimo anno di Roberto Vianello come presidente e proprietario del club – spiega Bottaro – Non basterebbe una giornata o un libro per ringraziarlo per ciò che ha fatto per la pallacanestro cittadina con la sua passione e i suoi investimenti, un uomo che è arrivato da Venezia e che dopo Piersante Manetti ha regalato a Ravenna tanti anni di questo sport ad alto livello. Roberto sarà un trait d’union con il futuro, con tutti gli sponsor e amici che lo hanno seguito in questi anni e continuerà ad avere un ruolo in questo mondo, ritagliato su di lui a seconda delle sue disponibilità ed esigenze”.

La città ama la pallacanestro, che è un bene di tutti, patrimonio dei ravennati
“Questo è il momento in cui la pallacanestro passa ai ravennati, se i ravennati riusciranno a difendere quello che è, in questo momento, lo sport che trasmette le vibrazioni più intense, che ha il maggior numero di praticanti, tifosi e abbonati, un settore giovanile fulgido e prezioso, con giocatori cresciuti fino all’approdo in prima squadra con riconoscimenti e premi nazionali. Il basket ha anche un’identificazione con il territorio di altissimo livello, con un’attenzione al tessuto sociale e a ciò che accade in città al di là delle vicende cestistiche: ne è un esempio la recente visita all’Itis Nullo Baldini protagonista di un importante progetto contro il bullismo, con un interesse reciproco che ha fatto nascere un dialogo tra scuola e pallacanestro che avrà nuovi risvolti il prossimo anno scolastico. Abbiamo vissuto due bellissime giornate di festa, una insieme agli atleti del minibasket e ai loro genitori alla “Morigia”, oltre alla serata di fine stagione organizzata dai tifosi al circolo Hera, con oltre 200 persone entusiaste. Per non parlare degli spettatori che ci hanno seguito nell’ultimo mese a Faenza, arrivati anche dalle città vicine per seguire le vicende della squadra, fino ai quasi duemila presenti in gara3 di semifinale playoff”.

Una Fondazione per la nuova società e la ridefinizione del budget
Il nuovo percorso, pensato anche in accordo con l’amministrazione comunale, prevede la nascita di una Fondazione per rilevare il titolo sportivo da Roberto Vianello. A capo di questa nuova realtà ci sono tre soggetti già vicini all’attuale società: Unigrà, Sapir, il Club Ravenna nel Cuore che si occupano del reperimento delle risorse da trasferire alla nuova società sportiva.

“Nel contempo va definito il budget per la stagione 2022/23 – aggiunge Bottaro, che ricorda come già lo scorso anno ci sia stata una forte riduzione dei costi, con una taglio di 256 mila euro rispetto alla stagione precedente – Per rendere sostenibile questo coinvolgimento della città, dal singolo tifoso all’azienda che vuole dare una mano, sarà necessario ridurre il budget di ulteriori 200 mila euro, allestendo una squadra giovane e cercando di confermare per quanto possibile lo staff tecnico, che l’estate scorsa ha sposato in pieno il progetto, lavorando con grande passione ed entusiasmo, contribuendo in maniera determinante a realizzare questa annata incredibile: in nove mesi abbiamo costruito e realizzato qualcosa di incredibile, sono stati mesi entusiasmanti. Oggi abbiamo ipotizzato diverse tipologie di squadra, con costi diversi ma ci mancano ancora tra i 200 e i 250 mila euro: una cifra seria, se deve essere raccolta da uno solo, che diventa percorribile se saranno diversi i soggetti interessati”.

Serve il coinvolgimento di tutti per tener viva questa società sportiva e sociale
“Da domani il modello di un singolo proprietario che conoscevamo fino ad ora non ci sarà più – chiarisce Bottaro – Da domani ci sarà compartecipazione. La nuova costituente società avrà una proprietà diffusa con alle spalle la Fondazione. Tutti possono dare una mano alla nuova società, dal singolo tifoso all’azienda che vorrà legare il proprio nome a questo patrimonio, che non è solo sportivo ma anche e soprattutto sociale, radicato in profondità nel territorio. Non è un’operazione semplice, i tempi sono piuttosto stretti ma era il momento di renderla pubblica e chiediamo a tutti un sostegno per divulgarla.
A Ravenna abbiamo l’entusiasmo e le competenze per lavorare bene e continuare l’attività con serietà e passione. Tra una settimana-dieci giorni ci ritroveremo per vedere a che punto siamo”.