Il direttore generale della Pallacanestro Reggiana Filippo Barozzi è stato ospite della trasmissione “Vicini di banco” in onda su Radio108 basket. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:
Match contro la Virtus? E’ stata una vittoria convincente, di carattere e meritata. Siamo contenti e soddisfatti, ma serve equilibrio. Come non eravamo scarsi dopo la sconfitta con Brindisi, oggi non siamo invincibili. Non era facile riprendersi dopo l’inizio difficoltoso, ma siamo stati bravi a dare continuità all’aspetto difensivo. La nostra è una squadra costruita con raziocinio, senza un talento concentrato su pochi giocatori ma diffuso, e che non può prescindere dall’aspetto difensivo. In tutto questo c’è sicuramente la mano del coach che sta impostando un lavoro importante, e dietro una società sempre presente”.
“Questa estate c’è stato un cambiamento nel segno della continuità; dalla proprietà, con Landi che, dopo 20 anni, rimane ma assieme ad altri cinque soci col 20% del pacchetto azionario, fino al ritorno di Dalla Salda. Questo nuovo corso ha deciso di cambiare guida tecnica, seppur con un contratto in essere. Sapevamo non sarebbe stato facile, perché il nostro piano è a lungo termine con una progettualità triennale. All’interno di questa piccola rivoluzione, Martino si è calato molto bene nella mentalità societaria, impostando il proprio credo a livello tecnico. Buscaglia per Martino scelta azzeccata? I conti si fanno alla fine. Siamo professionisti, e facciamo valutazioni per il bene della società, cercando di concretizzare il volere della proprietà. I tifosi sono importanti, ma poi vieni giudicato per i risultati, e quindi la scelta dell’allenatore verrà giudicata in base ai risultati”.
“Le difficoltà di Blums? Era stato firmato in estate con l’idea di avere in gruppo un veterano importante. Sta facendo fatica e gioca poco, ma vi garantisco che si allena duro. Si deve un po’ sbloccare, come i bomber del calcio abituati a fare gol, e trovano un momento nel quale non riescono a segnare”.
“Baldi Rossi? “Facendo una battuta, dovrebbe sempre giocare contro le bolognesi. E’ un professionista, con grande esperienza europea, un giocatore con grande intelligenza cestistica. C’era la volontà, all’interno di un reparto lunghi atletico, di inserire un giocatore celebrale, che ci potesse dare esperienza”.
“Il trasferimento all’Unipol Arena di Casalecchio? Premesso che vorremo rimanere al Palabigi sempre, la scelta è legata in primis a lavori di ristrutturazione del nostro impianto che partiranno ad inizio 2021, e successivamente anche per ragioni anche legate al COVID che hanno anticipato il trasferimento di un anno. Siamo però ora in una delle strutture più belle d’Italia, che ci permette di far vedere ai nostri tifosi e agli sponsor cosa vuol dire stare in un palazzo importante. Se la scelta ha pagato? Per ora forse sì. Ad oggi Reggio è il secondo pubblico della serie A, ed al Palabigi avremo potuto ospitare meno di 700 persone a fronte di un bacino di oltre 3500 abbonati. Ora abbiamo 1200 persone grazie anche alla deroga della regione Emilia Romagna”.
“La situazione di Roma e un possibile campionato dispari? Non ho strumenti per fare valutazioni; di certo un campionato a 15 sarebbe un ulteriore problema per il nostro movimento perché andrebbe a screditare l’immagine del campionato. L’auspicio è che tuti rispettino gli impegni presi. Sul caso specifico non giudico, ma in linea generale le difficoltà ci sono, e come richiesto da Petrucci, se ci fossero degli aiuti fiscali sarebbero graditi”.
“Interrompere il campionato? La situazione sanitaria è in continua evoluzione, e va valutata giorno per giorno, cercando di tenere il motore accesso più tempo possibile, perché la pallacanestro deve andare avanti. Ad oggi dobbiamo pensare a giocare, ed a trovare modi per portare più persone possibili dentro gli impianti in massima sicurezza. Abbiamo un prodotto basket che ha dei problemi, ma dobbiamo spingere per dare valore e visibilità alla nostra pallacanestro”
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