Luca Barladi, CEO di Virtus Segafredo Bologna, è stato ospite presso la sede de “La Gazzetta di Parma”. Tanti i temi toccati alla vigilia della semifinale Scudetto in programma oggi con la Reyer Venezia.
“La Virtus ha una struttura solidissima: il 60% è di proprietà di Massimo Zanetti, l’altro 40% di Cribis, multinazionale con sede a Bologna e controllata da Carlo Gherardi, un grande appassionato di pallacanestro. Quando si hanno azionisti di questo tipo, i tifosi possono dormire sonni tranquilli: il nostro progetto va avanti, ci sono tante aziende importanti che si stanno avvicinando a noi.”
Sulla wild Card di EuroLeague: “Proprio di recente abbiamo avuto un incontro a Barcellona: ritengo sia stato proficuo. Cinque licenze vengono assegnate dal board in modo discrezionale, sulla base di una serie di parametri. Ecco, penso che la Virtus abbia tutte le carte in regola per restare tra le 18 grandi. E siamo orgogliosi di rappresentare Bologna in questa rassegna, insieme a Milano e alle più importanti capitali europee: Atene, Madrid, Berlino, Parigi. Tutti questi club sono di proprietà o comunque sponsorizzati da gruppi industriali e finanziari di spessore”
Sui tifosi virtussini: “Abbiamo 1 milione e 50 mila tifosi in Italia: un patrimonio incredibile, superiore a quello di società calcistiche come Bologna, Parma, Sassuolo e Modena messe assieme. Siamo passati dai 4 milioni di euro del 2019 ai 32 milioni dello scorso anno. A Bologna la pallacanestro ha la stessa dignità del calcio – afferma Baraldi -. In campionato incassiamo circa 150 mila euro a partita, con una media di 7 mila spettatori, mentre in Eurolega facciamo addirittura il 40% del ticketing italiano del basket.
Sul settore giovanile virtussino: “Cinque anni fa – ricorda Baraldi – abbiamo cambiato politica, investendo su giovani del nostro territorio, che vivono nel raggio di 30-40 km. Due ragazzi sono arrivati in prima squadra, Under 15 e Under 17 risultano tra le migliori otto d’Italia. E guardiamo anche a Parma, dove stiamo avviando un progetto di collaborazione con il Cus: metteremo a disposizione del sodalizio universitario i nostri tecnici per favorire la crescita dei giovani”.
Infine, una considerazione anche sulla creazione di una nuova autorità di controllo sui conti dei club di calcio e basket- funzioni attualmente assolte da Covisoc e Comtec: “Personalmente, e a livello concettuale, ritengo non sbagliata l’idea che un organismo terzo possa vigilare sui conti delle società sportive professionistiche: se fai le cose in maniera corretta e trasparente, non hai nulla da temere» è la posizione di Baraldi. «In questo modo–spiega l’amministratore delegato della Virtus Bologna –si qualifica il lavoro degli stessi club, si garantisce l’equa competizione. E inoltre, ci sarebbe la possibilità di attrarre nuovi investitori». Sulla stessa lunghezza d’onda del ministro dello Sport Andrea Abodi, Baraldi ribadisce quindi la necessità «di controlli che siano rigorosi. Le regole – scandisce – vanno rispettate: così facendo, si rafforza il valore delle società». Poi l’auspicio «che si possa arrivare ad una mediazione» tra le parti. «È evidente aggiunge il manager –che, nel caso specifico, occorre fare un certo tipo di ragionamento anche sulla composizione della stessa nuova commissione di vigilanza, che dovrebbe essere formata da figure di riconosciuta competenza e professionalità, sia interne che esterne al mondo dello sport”.
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