Luca Baraldi è stato ospite di “Virtussini siamo noi” su Radio Basket 108.
Le sue parole (via BolognaBasket)
Sto un pochino meglio, è una cosa un po’ lunga, ho una frattura molto brutta al bacino, un’operazione importante e devo stare per un mese a riposo assoluto e poi un altro mese per riprendere a camminare. Sarò pronto per l’inizio della stagione.
Come l’ho vissuta? Sono come un leone in gabbia, però mi ritengo fortunato e la Virtus mi ha dato molte soddisfazione.
Il futuro di Sasha Djordjevic. Nei prossimi giorni devo parlare con lui, ho un ottimo rapporto personale con lui. Dopo l’incidente ci siamo sentiti sempre, e anche alla fine di ogni partite.
Poi siamo dei professionisti, e abbiamo avuto momenti difficili. Ma non va dimenticato che alla Virtus l’ho voluto io, e in questi due anni e mezzo c’è sempre stata stima e rispetto. Per cui è tutto prematuro, nei prossimi giorni ci sentiremo al telefono e poi prenderemo le nostre decisioni che saranno comunicate immediatamente. I tifosi sapranno in un paio di giorni, abbiamo le idee chiare e lo ribadisco. Il dottor Zanetti e io parliamo da mesi dal nostro futuro, lo abbiamo tracciato e andiamo avanti per la nostra strada. Faremo scelte ponderate, meditate e che puntano a far il bene della Virtus. La Virtus non è una fonte di reddito per il dottor Zanetti, anzi. Lo fa per passione, per i tifosi e per la città. Siamo entrati a marzo 2017 e qualcosa direi che l’abbiamo fatto.
Lo scudetto della Virtus rimarrà la più grande soddisfazione della mia vita professionale, perché inaspettata. Ho ringraziato il dottor Zanetti che mi ha dato tutto, e abbiamo cercato di fare il meglio possibile. E se a volte abbiamo avuto visioni diverse, mi ha sempre lasciato fare.
I lavori della nuova Segafredo Arena? A breve devo avere un colloquio col direttore della Fiera per pianificare i prossimi passi. Fino a novembre ci sarà una grande fiera, quindi credo che torneremo al PalaDozza per poche partite, poi di sicuro saremo in Arena per i prossimi tre anni.
Tutto quello che stiamo facendo, noi e il dottor Zanetti, è per rendere sostenibile la Virtus anche senza di lui, con un’Arena e introiti autonomi. La Virtus deve continuare a primeggiare lo stesso. Vogliamo far diventare talmente forte il marchio Virtus che i nostri ricavi si svilupperanno sempre di più.
Il cambio in sella all’Eurolega? Dico che la speranza è l’ultima a morire e che la Virtus merita di stare in Eurolega, anche per lo scudetto vinto 4-0 con la terza arrivata in Eurolega. Credo che un paese come questo meriti una seconda squadra in Eurolega. Se c’è un ripensamento sulla wild card noi ci siamo, telefoniamo e mandiamo documenti, ma penso che le speranze siano poche. A oggi siamo in Eurocup.
Una stagione “pazzerella”? Sì, con up and down enormi, ma è finita come una favola. E io a inizio stagione tra scudetto ed Eurolega avrei scelto lo scudetto tutta la vita.
Dopo Kazan io mi sono tenuto tutti gli articoli di giornale e i commenti dei tifosi, e dicevano tutti “mandatelo via”. Noi abbiamo difeso e tutelato l’allenatore, lui ha lavorato serenamente e ha mostrato tutto il suo valore. E abbiamo parlato anche coi giocatori, i più importanti e i meno importanti. Nel mondo dello sport ci sono regole da rispettare se vuoi essere una società forte. E non bisogna farsi condizionare emotivamente, ma avere obiettivi e cercare di arrivarci.
Una delle telefonate più belle di questi giorni è stata di Sasha Danilovic per farmi i complimenti, gli ho dato anche il numero del dottor Zanetti. Non voglio dissacrare un monumento come il suo tiro da 4, ma spero che questo 4-0 sia un segnale molto forte di quel che sarà il futuro della Virtus, non il passato.
Il contratto di Teodosic? Ha un’escape – con un pagamento importante – a favore di una società di Eurolega. Io però credo che stia bene a Bologna e che possa tranquillamente terminare la sua carriera qui. Credo che prima di abbandonare la Virtus ci penserà due volte, anche perchè non è che prende poco qui, dovrebbe avere offerte di un certo tipo.
Rinforzare il pacchetto italiano con Melli? Parlare di mercato è prematuro. Però posso garantire che tutte le possibilità che avremo di rinforzare la squadra non le perderemo, ovviamente con il placet dell’allenatore. Anche perchè prima eravamo noi che cercavamo i giocatori, ora sono loro che cercano noi. In tutta Europa si sa che a Bologna si vive di pane e basket, e i giocatori lo sanno.
Rinnovare il contratto di Weems? Dico solo che Weems è molto legato a noi, e noi a lui. Persona molto in gambe e giocatore altrettanto. Se dovesse rimanere a me farebbe un gran piacere.
La squadra femminile? C’è il limite delle straniere in Italia, ne abbiamo prese tre più Zandalasini, credo anche abbiamo costruito una squadra che potrà darci soddisfazioni. Il sogno del dottor Zanetti è di portare uno scudetto a Bologna nelle donne, e sia con le donne che con gli uomini vogliamo andare in fondo.
Ricci? La volontà della nostra società è che rimanga nella nostra famiglia. E’ in scadenza ma ci stiamo lavorando.
Credo che ad andare alla fine della prossima settimana andrà tutto chiarito. La squadra – forte – va costruita nel breve, dobbiamo partire nel lavoro.
Il pubblico? Spero ben oltre il 50%. Credo che chi ha il green pass debba entrare, con vaccino o eventualmente tampone. Per il pubblico e per le casse della società. E’ un anno e mezzo che non abbiamo ricavi. In 2-3 società ce lo possiamo permettere, ma le altre?
Noi stiamo spingendo perchè ci sia della pulizia, le regole saranno un pochino più strette. Una società di revisione esterna? Personalmente sono contrario.
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