Baraldi: con Belinelli abbiamo la certezza di potercela giocare con Milano al 100%

Baraldi ha parlato di diversi argomenti, la trattiva per Belinelli, gli obiettivi per questa stagione, il nuovo impianto e altro ancora...

Luca Baraldi ospite a Radio1909 Live, ecco alcune sue dichiarazioni.

SU MARCO BELINELLI
«Corteggiamento iniziato ad inizio 2020, durante le finali di Coppa Intercontinentale, quando con patron Zanetti leggemmo sui giornali che il giocatore poteva tornare in Europa. Grazie alla sua disponibilità  abbiamo sondato la situazione. Ci siamo approcciati con i suoi fratelli che si trovavano negli Stati Uniti, ma in quel momento era tutto prematuro. Settimana scorsa ci hanno chiamato, e a quel punto abbiamo fissato un appuntamento per il mercoledì sera, e in 12 ore abbiamo chiuso».

SULLA TRATTATIVA
«Siamo entrati in competizione con una squadra estera molto importante, ma abbiamo chiuso nel tempo di una notte»

SU EUROLEAGUE
«Una trattativa che è stata attenzionata anche da EuroLeague, che sui social hanno iniziato a seguire direttamente Marco. Hanno un forte interesse su di lui e sulla Virtus, come già detto da Bertomeu nelle scorse settimane».

SUL BASKET ITALIANO
«Anche il basket italiano ne trarrà grande vantaggio. Perché arriva un giocatore con una grande esperienza nel massimo campionato del mondo, e perché diventiamo una competitor sia in Italia che in Europa».

VIRTUS E MILANO ORA PIU’ DISTANTE DALLE ALTRE?
«Noi non è che ci sentissimo secondi a Milano prima dell’arrivo di Belinelli. Ora con lui abbiamo la certezza di potercela giocare con loro al 100%. Nutro grande rispetto anche nei confronti di Venezia, società seria con un roster collaudato e grande disponibilità. Abbiamo una freccia in più e ci sentiamo molti più sicuri, sia con Milano e Venezia in Italia, che con le russe, Badalona e Malaga in EuroCup. Oggi i nostri obiettivi sono vincere tutte e tre le competizioni cui partecipiamo».

SULLA NUOVA ARENA
«Sono stati individuati terreni, il progetto esiste, andremo avanti compatibilmente con l’evoluzione della pandemia e la collaborazione con gli altri partner».

 

SUGLI ITALIANI
«Scelta molto chiara, progettata e ideata con Paolo Ronci. Una pianificazione nata due anni fa: se si vuole vincere, con queste regole servono italiani molto forti. Per fare una buona torta ci vuole una base collaudata e calibrata. Stiamo lavorando anche sull’acquisizione di altri giovani italiani».

SULLE TELEVISIONI
«Siamo molto isolati nel combattere in Italia a livello di Lega. Noi abbiamo le nostre idee, non abbassiamo la guardia, andremo avanti. Credo sia giusto che il basket vada in chiaro sulle reti nazionali, visto che non prendiamo quasi nulla dai diritti tv. Quel poco che incassiamo dovremmo dedicarlo alla produzione, cedendo poi il prodotto a Rai o Mediaset. Come 30 anni fa, questo riavvicinerebbe gli appassionati. Se non facciamo questo, il basket farà fatica ad avere introiti, nonostante sia uno sport per molti versi più bello del calcio».

SULLA STAGIONE
«Noi non abbiamo mai detto che la Virtus volesse smettere di giocare. Noi vogliamo continuare. E’ il sistema, non la Virtus, che non può andare avanti in queste condizioni. Sono felice che la Lega abbia smentito quei media che dicevano che noi fossimo per la sospensione. Credo che per le casse delle società di basket fosse il caso di fermarsi, far sfogare il virus, e magari tornare dopo con altro format. Sardara aveva la mia stessa linea in Lega».