Al termine della partita contro la Germani Brescia, valida per l’8a giornata di Lega Basket Serie A, queste sono state le parole di coach Luca Banchi: “Archiviamo questa gara con una grande soddisfazione per le inevitabili difficoltà che avremo incontrato nell’affrontare un’avversaria così ferocemente determinata e molto ben preparata, che ha cercato di indirizzare subito la gara su binari di grande atletismo e fisicità. Abbiamo saputo rispondere, trovato risorse con una buona continuità aldilà di qualche errore legittimo legato alla stanchezza e alla poca lucidità, va riconosciuto merito agli avversari che hanno giocato in modo estremamente aggressivo in una gara forse non semplice da arbitrare ma anche abbastanza difficile da interpretare sotto il profilo del metro arbitrale. Una partita sicuramente fisica e combattuta, equilibrata che però abbiamo saputo controllare con buona disciplina quindi archiviamo con soddisfazione muovendo la nostra attenzione al prossimo impegno di Eurolega con il Fenerbahce.”
Sul minutaggio di Dunston e su Lundberg da playmaker: “Per quanto riguarda Iffe credo che rientri nelle sue caratteristiche, il modo nel quale ha sempre giocato. Può essere come è successo contro l’Efes che lui, complice l’emergenza dell’assenza di Daniel, ha dovuto giocare in alternativa a Pajola, ma generalmente è sempre affiancato da uno tra Alessandro e Daniel. Lavora come secondo portatore di palla, questo ci permette di alleggerire la pressione e il carico agli altri due, avete visto quale trattamento Petrucelli ha riservato ai nostri giocatori e quindi avere un secondo palleggiatore come lui, ruolo che Smith fatica a un po’ a interpretare perché forse non è nelle sue corde sia in termini tecnici che in termini fisici ma nel caso di Iffe questa è una delle cose che gli riesce meglio. Preziosissimo in attacco per la capacità che ha avuto di prendere vantaggi, qualità che gli è riconosciuta, ma non trascurabile è il lavoro difensivo. Per buona patte di gara si è preso cura di esterni che avete visto che tipo di pericolosità abbiano sul perimetro, dal talento di Christon e Della Valle alla fisicità di Massinburg, Cournooh e Burnell. C’è stato del lavoro da fare e Iffe lo ha svolto egregiamente. Per quanto riguarda Bryant, non era in preventivo che dovesse giocare ma complice l’infortunio di Jordan abbiamo delle rotazioni piuttosto scontate. La partita, e soprattutto il minutaggio di Bilan e i problemi di falli di Cacok mi hanno convinto a tenerlo in campo. Per noi è un punto di riferimento, so che sono molti minuti però l’ho visto che zompettava nello spogliatoio, era pronto a cambiare su un pick and roll dopo la doccia. Godiamo il fatto che sia un giocatore che sta dando chiari segnali anche ai compagni su come dobbiamo stare in campo per avere un futuro durante la stagione. Ci saranno giorni nei quali giocherà un po’ meno, ora siamo in una situazione di emergenza assoluta e quindi lui, Abi e Toko sono chiamati a fare degli straordinari.”
Sul metro arbitrale: “Per gli allenatori non è un problema particolare, sicuramente complica un po’ il tutto. Ho avuto modo di dirlo durante l’intervallo, quando il capo terna ha approcciato Daniel Hackett scusandosi per l’evidente errore fatto nel terzo fallo. L’hai fischiato, non ha senso scusarsi. Vorrei prendessero coscienza della gravità di un fischio del genere che rischia di compromettere la gara di un giocatore che viceversa ha dimostrato un’incredibile solidità, perché con tre falli a carico è riuscito comunque a giocare una partita consistente nel secondo tempo, situazione che rischia di condizionarti perché magari prendere un tecnico su quel fallo è la cosa più scontata che possa accadere. Io penso che si debba riflettere, stasera in campo c’erano le due squadre che condividevano il primo posto in classifica e ne è venuta fuori una partita dura, fisica e spigolosa, e come avete sottolineato con un arbitraggio indecifrabile a danno prima di tutto del gioco, anche fuori contesto con quelli che dovrebbero essere i criteri con i quali si cerca di proteggere il gioco e i giocatori. Devi prendere atto che tutto cambia, per gli allenatori è complesso ma l’aspetto più importante è per i giocatori, devono essere messi nelle condizioni di esprimere tutto il loro potenziale, noi siamo a servizio dei giocatori, non al di sopra. Il fatto che stasera, nelle due squadre che condividevano il posto in classifica siamo qui a parlare così tanto dell’arbitraggio è un segnale negativo. Stasera era giusto parlare della grande prestazione di Brescia, della maturità e della fisicità con cui ha giocato, la gara di Massinburg, di Petrucelli, di Iffe, di Dunston e di Abass. Non parlare dell’arbitraggio sarebbe stato far loro il complimento migliore.
Sulla lucidità della squadra nei momenti più difficili: “Riconosciamo merito all’avversario, che come detto ha giocato con grande aggressività e fisicità. Non sempre abbiamo avuto una qualità di esecuzione adeguata, siamo in traiettoria a tipologie di partite che si ripeteranno. Qui c’era una Supercoppa vinta sul loro campo con uno scarto molto ampio, immaginate il carico emotivo e il desiderio di rivincita che avevano, che quella partita era un episodio a se stante con molti giorni per poterla preparare. Non è semplice, erano tatticamente molto pronti per cercare di limitare il nostro gioco. Abbiamo trovato spunti con buona continuità, questo è il secondo double week della stagione, venivamo da una partita con Milano e Panathinaikos e ora abbiamo battuto i primi in classifica, accontentiamoci.”
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