Luca Banchi, coach della Carpegna Prosciutto Pesaro, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport in vista della sfida di domani contro l’Olimpia Milano.
Sulla sua esperienza a Milano, con cui ha vinto il primo scudetto dell’era Armani.
“Milano è stata un’esperienza esaltante con qualche amarezza. Avere vinto il primo scudetto di Armani è un onore che (spero) non mi toglierà nessuno anche se dopo quello che mi è successo con Siena non posso affermarlo con certezza… C’era voglia di costruire
un progetto fondato sugli italiani.
Avevamo Ale Gentile, Hackett e Melli. Più Langford e Jerrells, due Usa importanti. In quella stagione sono arrivati scudetto e playoff di Eurolega, sfiorando la Final Four. Era un bel gruppo da cui poteva nascere un futuro di successi. Ma dopo il club non ha voluto investire sugli stranieri”
La partita di domani.
“Il Covid ha colpito tutte le squadre ma con proporzioni e tempistiche diverse. Nel nostro caso è arrivato dopo Natale mettendoci ko. Dal 26 dicembre non facciamo allenamenti 5contro 5,di recente ho avuto solo due giocatori in palestra. Andremo in campo con un roster ancora fortemente debilitato, l’unico obiettivo sarà evitare gli infortuni. È frustrante per noi, perché i nostri tifosi quando arriva Milano vogliono sognare la grande impresa. Cercheremo di fare del nostro meglio. Però…”
Commenta
Visualizza commenti