Attilio Caja analizza lo straordinario momento della UNAHOTELS Reggio Emilia sul Corriere dello Sport.
SUL LAVORO
«Abbiamo fatto un ottimo pre-campionato che a volte si tiene in poca considerazione ma che, secondo me, è stata la chiave di tutto. Avevo chiesto alla società di avere presto i giocatori per poter fare il ritiro al completo perché, giocando sul doppio fronte, poi i tempi per sistemare le cose durante la stagione sono ridotti. Così siamo riusciti a mettere a posto i nostri concetti prima che il campionato partisse e questo è stato un grande vantaggio».
SU CINCIARINI
«Ogni realtà ha le sue esigenze e vista la mia stima per Ettore Messina non mi permetto di entrare nelle sue scelte. Inoltre il paragone fra noi e Milano non esiste proprio. Io penso che per una realtà come Reggio Emilia sia più funzionale avere Cinciarini piuttosto che Rodriguez o Teodosic. Ci sono diversi tipi di talenti: ‘Cincia’ ha quello mentale e il suo risultato della domenica comincia col primo allenamento settimanale. Lui ha sempre tutto sotto controllo a partire dai sincronismi con i suoi compagni».
SUI RAPPORTI CON IL CLUB
«Io non mi sento di aver avuto alcun problema con loro, alcuni dicono che Reggio non mi vuol tenere ma non dovete chiederlo a me, il problema diventerà mio se mi diranno qualcosa. Queste illazioni non mi tolgono il sonno, né la felicità del momento che sto vivendo. Io oggi sono molto soddisfatto. Poi, puoi perdere il posto di lavoro, ma non la dignità: e io quella non l’ho mai persa».
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