Attilio Caja, coach della Fortitudo Bologna, commenta così il successo in gara-1 contro la Sebastiani Rieti: «Ci aspettavamo una partita difficile contro una squadra terza nell’altro girone e che usciva da un 3-0 nei quarti. Rieti ci ha creato difficoltà, alla fine forse ha pagato rotazioni corte e l’assenza di un giocatore importante: avversario da rispettare, e lo sapevamo.
Noi non siamo stati al nostro livello difensivo nel primo tempo, abbiamo concesso troppo giro di palla, ma nel secondo tempo si è vista la differenza: 16 punti presi, ed è merito anche di chi dalla panchina ci ha dato una grande mano. Nel momento del recupero in campo c’erano Sergio e Morgillo, in altri momenti Panni e Conti, nei playoff serve il contributo di tutti e loro hanno dimostrato di essere ora pronti.
Ma è il primo atto della serie, loro non si disuniscono mai, martedì ci aspetta un’altra battaglia e noi lo sappiamo. Dobbiamo essere migliori nella pulizia del gioco, troppe palle perse, questo il dato più che le nostre percentuali da tre punti, non posso cambiare la mano a chi sbaglia rigori.
Nel secondo tempo siamo stati bravi a tenere Johnson fin dal primo palleggio, cosa che prima non era riuscita permettendogli di girare molto la palla per i compagni».
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