Sono Stefano Tonut e Chiara Pastore i migliori giocatori italiani di basket, rispettivamente maschile e femminile, della stagione cestistica 2019/2020. A decretarlo è stata la Commissione di giuria del 35° Premio Reverberi-Oscar del basket riunitasi questa mattina in videoconferenza. A fare gli onori di casa l’assessore comunale allo sport del Comune di Quattro Castella (RE) Luca Spagni: “Nonostante che la stagione agonistica scorsa sia stata interrotta per le ragioni che noi tutti conosciamo, abbiamo deciso comunque di riunire la commissione. Per quanto riguarda la cerimonia di premiazione stiamo valutando due opzioni: o farla nei mesi estivi del 2021 in sede all’aperto o eventualmente riunire le due premiazioni nella sessione del 2022. Ringrazio tutti i componenti della commissione di giura per il loro prezioso contributo e rivolgo gli auguri di pronta guarigione a Gian Matteo Sidoli, ideatore del Premio, auspicando di riaverlo con noi per la cerimonia di premiazione”.
Il Premio Reverberi come “Miglior giocatore italiano” è stato assegnato a Stefano Tonut, 27 anni, guardia della Reyer Venezia e della Nazionale italiana di pallacanestro. Figlio d’arte (il padre Alberto è stato giocatore della nazionale negli anni Ottanta), Tonut vanta la conquista di due scudetti con la Reyer nel 2016/2017 e nel 2018/2019. In bacheca anche una Coppa Italia (2020), una Fiba Europe Cup (2017/2018) e la medaglia d’oro con la nazionale Under 20 ai Campionati europei del 2013. La “Miglior giocatrice italiana” è invece Chiara Pastore. Napoletana, 34 anni, Chiara Pastore è un playmaker con più di 50 presenze in maglia azzurra. Nel suo palmares uno Scudetto (a Schio nel 2011), tre Coppa Italia e una medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo nel 2009. Da luglio 2020 veste la canotta della Chemco Puianello, squadra che milita nel campionato di serie B.
Al coach della Pallacanestro Trieste Eugenio Dalmasson è stato assegnato il premio come “Miglior allenatore italiano”. Il premio come miglior arbitro italiano è stato assegnato a Carmelo Lo Guzzo, mentre quello il Premio al giornalista va a Niccolò Trigari.
A Manfredo Fucile, dirigente campano, è stato assegnato il premio alla “Carriera”, a Gilberto Valsecchi il premio come “Personaggio”, mentre quello per il “Contributo al basket” è stato assegnato a Roberto Allievi. Premio speciale alla referente tecnico territoriale della Fip Emilia Romagna Valeria Giovati, mentre il premio Piccinini è stato assegnato alla società reggiana U.S.Torre.
Giunto alla sua 35esima edizione il Premio Reverberi-Oscar del Basket può a tutti gli effetti considerarsi la più importante manifestazione in ambito cestistico a livello nazionale.
Istituita nel 1985 in onore e ricordo del grande arbitro reggiano Pietro Reverberi, inserito nella Hall of Fame del basket mondiale come uno dei migliori arbitri di tutti i tempi, la manifestazione ha saputo negli anni rinnovarsi diventando un punto di riferimento per atleti, dirigenti, arbitri e semplici appassionati della ‘palla a spicchi’: un momento importante per una rivisitazione della storia del basket, dei suoi personaggi, dei suoi miti e di quei valori umani che da sempre il basket riesce a trasmettere ai suoi tifosi. La presenza tra i premiati dei campioni di un tempo, insieme agli atleti che ancora oggi vanno a canestro, è una caratteristica peculiare del “Premio Reverberi – Oscar del Basket” che ne ha determinato il successo come manifestazione sia in termini di presenza di pubblico, che come riscontro su mass media e riviste specializzate. L’iniziativa è riconosciuta come l’unica manifestazione in Italia che premia tutte le categorie operanti nel mondo del basket, dagli arbitri ai dirigenti passando per giocatori, giocatrici, allenatori e giornalisti. Unica regola: nessuno può ricevere il premio in più di un’occasione. A rendere ancora più importante una manifestazione unica nel suo genere.
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