Sasa Obradovic, coach dell’AS Monaco, durante il media-day del club monegasco ha parlato della prossima stagione di Euroleague e delle condizioni del suo team.
“Nuovi volti, nuove sfide, ma ambizioni sempre molto alte. In Euroleague tutti i club stanno investendo ancora di più, mi aspetto quindi una competizione ancora più forte. Il nostro obiettivo è quello di continuare il lavoro di qualità degli ultimi anni. Anche in Francia la Betclic Elite migliora di anno in anno, ora abbiamo tre squadre di Euroleague. Per noi è sempre più interessante, dopo aver svolto un ruolo da guida, abbiamo trainato su l’intero campionato”.
Sulla preparazione della squadra e sulle amichevoli: “Ad essere del tutto onesto, non sono soddisfatto del nostro precampionato. Nel corso delle settimane abbiamo avuto diversi problemi. Tra i Giochi Olimpici, infortuni qua e là, non siamo riusciti ad allenarci insieme abbastanza a lungo nelle condizioni necessarie. L’ultima partita giocata contro il Valencia non è di certo rappresentativa. Al momento non abbiamo un quadro chiaro della squadra che avremo in questa stagione. Prima dell’inizio dell’Euroleague, avremo bisogno di raggiungere una forma fisica migliore per esaltare al meglio i nostri punti di forza. ”
Tra i giocatori che hanno parlato con i media anche Nick Calathes.
“Per me la scelta di venire a Monaco è stata facile. A questo punto della mia carriera, il mio unico obiettivo è vincere dei titoli. Voglio portare la mia esperienza e la mia leadership a questa squadra. Nella mia carriera, credo di essermi già trovato in tutte le situazioni possibili. Abbiamo un gruppo di veterani che sanno giocare insieme, adattarsi agli altri e trovare soluzioni per far funzionare la squadra”.
Sui suoi primi passi con la squadra: “Mi piace, un gruppo molto bello. Percepisco già il nostro potenziale nonostante gli infortuni e la nostra preparazione che non è stata ottimale. Con il passare del tempo, giocheremo sempre meglio tutti insieme. Ogni giorno miglioriamo come collettivo. Le Final Four sono un obiettivo davvero realistico, vista la qualità della nostra squadra e la chimica. Il mio numero 33? Sono sempre stato un fan di Larry Bird, anche se mi piacerebbe tirare bene come lui!”.
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