Armoni Brooks: Venire a Milano è stata la scelta migliore che io e la mia famiglia potessimo fare

Armoni Brooks: Venire a Milano è stata la scelta migliore che io e la mia famiglia potessimo fare

Armoni Brooks, protagonista del successo contro Treviso con una prestazione straordinaria, ha condiviso con La Repubblica - Milano le sue riflessioni

Armoni Brooks, protagonista del successo contro Treviso con una prestazione straordinaria, ha condiviso con La Repubblica – Milano le sue riflessioni su diversi aspetti della stagione. Ecco tre passaggi chiave delle sue dichiarazioni.

Sulla gestione del minutaggio variabile
«È difficile non perdere il ritmo ma devi restare concentrato e pronto mentalmente a prescindere dalla situazione in cui ti trovi. Sia che giochi 25 minuti, 2 o zero, bisogna mantenere la stessa mentalità, approccio ed etica del lavoro. Il basket è un gioco di squadra, si vince assieme. L’Armani ha tantissimo talento, ci sono 12 giocatori da scegliere ogni partita per competere al massimo».

Sull’esperienza europea e il futuro
«Venire a Milano è stata la scelta migliore che io e la mia famiglia potessimo fare, ho la mente aperta sul costruirmi un futuro lontano dagli Stati Uniti. Ho dovuto adeguare il mio gioco, perché il basket europeo è molto diverso da quello che ero abituato a esprimere, e sto ancora facendo degli aggiustamenti, sostenuto dai compagni e dall’allenatore. Mi piace molto giocare qui, trovi atmosfere e stili di basket differenti ogni sera. E anche in Serie A, ogni weekend devi essere al meglio fisicamente e mentalmente per vincere».

Sugli obiettivi di Milano in Eurolega e in campionato
«Sia in Europa che in Italia siamo nella posizione per lottare per il miglior posto nei playoff. Dobbiamo continuare a lavorare, stare uniti. Il gruppo è resiliente, siamo stati capaci di uscire da un paio di momenti complicati, ora dobbiamo cercare di essere più consistenti in ogni gara fino alla fine della stagione. Ma la mente non va appesantita troppo affrontando le gare decisive: dobbiamo eseguire il piano partita, giocare assieme, difendere e le cose belle verranno di conseguenza. Non dobbiamo subire troppo la pressione, ma stare uniti con la consapevolezza che avremo ancora molti ostacoli difficili da superare».