Ario Costa, presidente della VL Pesaro, risponde a distanza a Livio Proli sulla sua consulenza dalle colonne pesaresi del Resto del Carlino: «Nessuno ha litigato, nessuno è sparito. Sono solo cambiati alcuni presupposti. A Proli ho mandato un messaggio anche due giorni fa, per aggiornarlo su quello che stiamo facendo. Quanto al progetto cestistico giovanile che ha stilato per Modena, città in cui vive, non mi ha certo spiazzato, è da un anno che ci stava lavorando».
Il concetto insomma è chiaro, la separazione è arrivata sulla scelta della lega di riferimento: «Siamo saliti a Villa Cattani pensando di essere ormai in A2. E su quella categoria con Proli avevamo tarato il progetto, nei mesi di gennaio e febbraio. Quando lui, fra l’altro, non era ancora risalito in sella con Missoni, perciò aveva tutto il tempo per occuparsi di pallacanestro, che è la sua passione».
Ma nessun divorzio: «Non è così. Non è che la collaborazione con Proli non esiste più, è che va rimodulata su altre basi: e per farlo occorre un po’ di tempo. Lui fra l’altro ci ha chiesto di non apparire, visto l’importante incarico lavorativo che si è preso, preferisce darci una mano dietro le quinte nel tempo che avrà a disposizione».
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