Andrey Vatutin: Una EuroLeague chiusa è in discussione, così come lasciare i campionati nazionali

Nel corso della lunga intervista concessa a matchtv.ru, il presidente del Cska Andrey Vatutin ha parlato del futuro prossimo di EuroLeague

Nel corso della lunga intervista concessa a matchtv.ru, il presidente del Cska Andrey Vatutin ha parlato del futuro prossimo di EuroLeague.

SU JORDI BERTOMEU

«Un voto di sfiducia? Fake news, e di queste non finirò mai di stupirmi. Internet ne è piena, Quel giorno, in pratica, la mattina avrei firmato Obradovic, a pranzo avrei decretato la fine di Bertomeu, e la sera avrei messo le mani su due star mondiali. Una giornata impegnativa… Anche in merito all’incontro “segreto” di Atene, mi viene da ridere. C’erano sette club, di quale segreto parliamo? Era un incontro consueto, dove i club hanno espresso la volontà di gestire più direttamente la competizione. Migliorare la governance, nessun complotto, nessuna rivoluzione».

SUL CAMPIONATO CHIUSO

«E’ in discussione, ma la prospettiva è più ampia. Secondo la dirigenza della competizione, e una serie di club di riferimento, la prima questione sarebbe lasciare i campionati nazionali. La stagione regolare avrà più partite, più gare playoff, non ci saranno più le forze per partecipare alle leghe nazionali, almeno fino ai playoff.

Sia chiaro, l’argomento è ampio e complesso. La partecipazione di Cska, Real Madrid o Fenerbahce alle leghe nazionali è uno stimolo di sviluppo per le rivali, perchè possono battere un grande club, fare incasso. Per questo non sarebbe bello, neanche per noi, anche se alla Megasport fai più incassi con Real Madrid o Barcellona che con avversari di livello diverso.

Sono tre gli scenari discussi, da molti anni. Lasciare i campionati nazionali, con tutte le problematiche legali connesse. Partecipare solo ai playoff nazionali, ma le altre squadre potrebbero avere qualcosa da dire. Costruire due squadre, una per EuroLeague e una per la lega nazionale, ma il budget lieviterebbe.

Ovviamente, vi è poi anche il discorso delle nazionali. E’ chiaro che EuroLeague voglia diventare analoga a NBA, ma lì ci sono due paesi legalmente simili, qui 11 stati con 11 codici di legge differenti. Forse un giorno si troverà una soluzione, ma è difficile oggi immaginare quale».