Andrey Vatutin, presidente del Cska, ha parlato con MozzartSport spaziando sul momento attuale del club russo: «Simili eventi di crisi non fanno bene a nessuno. Certo, è stato difficile per il club, le entrate sono diminuite. Non posso ancora dire i numeri esatti. Con riduzioni di budget già effettuate ed eventualmente successive, non è facile fornire un dato sicuro. Ma per ribadire, le nostre ambizioni sono le stesse, vogliamo vincere ogni partita, anche in una situazione difficile come quella attuale».
L’assenza da EuroLeague permette di lavorare su altri aspetti: «Stiamo aumentando il numero dei tifosi. Stiamo lavorando alla costruzione dell’arena. Creiamo giovani e ci fidiamo di loro. Tutto questo si basa su un periodo di crisi per il mondo intero, in cui molte cose devono cambiare nel lavoro quotidiano. L’elenco dei compiti prevede anche una seria ricostruzione organizzativa».
In Russia, tutto è cambiato in pochi mesi: «I proprietari e gli sponsor vivono un periodo di crisi, non sono interessati a investire un sacco di soldi solo per partecipare alla VTB – ecco perché il budget si riduce. Abbiamo lasciato la scena internazionale, quindi il ruolo del CSKA nel basket mondiale è in declino. Infine, il club, i giocatori e i tifosi non possono partecipare direttamente alle competizioni internazionali. È difficile venire a patti con questo, dobbiamo rinnovarci non solo organizzativamente, ma anche psicologicamente. Ci stiamo abituando a nuove realtà, mentre stiamo trovando la nostra strada».
Il Cska, dopo l’esclusione da EuroLeague, aveva fatto ricorso al Tribunale del Lussemburgo: «Abbiamo intentato una causa al tribunale del Lussemburgo con la richiesta di adottare misure temporanee a causa dell’esclusione dal torneo e del ritorno del club in Eurolega. Siamo stati respinti. Quindi abbiamo presentato ricorso contro tale decisione del tribunale e siamo in attesa di una nuova decisione. Questo viene fatto da avvocati appositamente assunti, il club non ci dedica tempo. Capiamo che una soluzione completamente nuova è praticamente impossibile oggi, quindi speriamo che, almeno, avremo un chiarimento legale della situazione».
Il ruolo del Cska nel Board resta: «Il club continua a votare tutte le decisioni importanti come azionista a pieno titolo. Ci interessa lo sviluppo del torneo, anche senza la partecipazione agonistica, visto che la sospensione è temporanea, prima o poi i club russi giocheranno di nuovo in Europa. In ogni caso, questo è un lavoro per il bene del basket, di cui beneficeranno assolutamente tutte le parti».
Spazio quindi a Dejan Bodiroga, nuovo presidente: «Abbiamo insistito su questi cambiamenti come uno azionisti della competizione, quindi siamo lieti che siano avvenuti. Dejan è stato un giocatore eccezionale in passato, volto del basket europeo, un uomo che a fine carriera è rimasto nel suo sport preferito e ha fatto molto per promuoverlo. Va inteso che in termini di leadership della società, non solo la figura del boss è importante, ma anche la composizione della sua squadra, che svolgerà una parte significativa del lavoro in corso e insieme ai club creerà un piano di sviluppo. So che il processo di costruzione del team di gestione è attualmente in corso. Siamo pronti ad aiutare il suo lavoro in ogni modo possibile per portare l’Eurolega a nuovi successi sportivi e commerciali».
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