Un nome costante non solo sui parquet del campionato quanto tra i migliori di ogni weekend; l’età per il playmaker della UNAHOTELS è solo un numero esattamente come quelli stratosferici messi a referto di domenica in domenica. Andrea Cinciarini (UNAHOTELS Reggio Emilia, 1168 voti per l’MVP e 1220 per The Best ITA) si lascia alle spalle Branden Frazier (Fortitudo Kigili Bologna, 796 voti) e Jordan Theodore (Umana Reyer Venezia, 554 voti) nella corsa al miglior giocatore, oltre a Tommaso Laquintana (Germani Brescia, 1190 voti) e Andriu Tomas Woldetensae (Openjobmetis Varese, 863 voti) nella sfida al miglior italiano.
Come un sempreverde persiste tutto l’anno con la sua fioritura, difficile vederlo appassire o sfiorire nonostante nuove generazioni di giocatori lo sfidino costantemente ad alzare l’asticella del proprio gioco. Reggio Emilia è il suo habitat naturale, la sfera arancione tenuta stretta ai polpastrelli è l’arma con cui sa di poter fare più male alla squadra avversaria; se la squadra allenata da coach Attilio Caja veleggia in piena zona play-off, il merito è proprio dell’amalgama creatasi con tutto il gruppo squadra di cui il numero 20 ne è il leader. La vittoria casalinga contro la Carpegna Prosciutto porta senza dubbio la firma del ‘Cincia’: 18 punti – frutto di un 55.5% dal campo e dell’83.3% in lunetta – 4 rimbalzi, 2 recuperi e le solite 13 magie (ovverosia assist) da cui veniamo stregati; a compiere l’en plein ci pensano i 6 falli subiti e il 33 di valutazione, tutto nell’arco di 38 minuti, il solito grande sforzo fisico a cui rimedia con soli pochi minuti seduto sulla panchina.
Nella sfida contro Pesaro, Andrea Cinciarini ha indossato il mantello da supereroe nel momento di maggior difficoltà per la compagine reggiana: visto lo svantaggio accumulatosi con l’inizio del secondo tempo, il playmaker della UNAHOTELS è dovuto correre ai ripari giocando di astuzia ed esperienza sin dalle prime fasi del terzo periodo di gioco. Assist no-look, assist ai compagni liberi negli angoli, assist in alley-oop e assist in contropiede, il classe 1986 ha mostrato gran parte del suo set di armi segrete sottoforma di macchina spara palloni; ad accogliere le sue perle ci hanno pensato in rapida successione Johnson, Hopkins, Baldi Rossi e Crawford, ognuno con colpi provenienti dal proprio repertorio, esaltati grazie alle sapienti chiamate del numero 20 biancorosso. Il nativo di Cattolica sa di avere intorno un esercito di soldati pronti a combattere con lui in ogni situazione, rispondendo presenti alla sua carica tanto in campionato quanto nella competizione europea (FIBA Europe Cup) tutt’ora disputata, a dimostrazione di come il gruppo di Reggio Emilia sia forte, unito e con un obiettivo comune.
La stagione di ‘Cincia’ è straordinaria e non è solo al di sopra di ogni aspettativa, ma anche al di sopra di altrettanti campioni che militano in Serie A. Il suo dominio nella categoria assist-man è senz’altro inumano: leader assoluto con 9.5 assist a partita, ha distribuito 13 assist per la quarta volta in stagione ed è andato in doppia cifra in questa voce statistica per la decima volta (la terza consecutiva contando il recupero contro Varese). Sesta gara consecutiva con almeno 10 punti segnati, altrettante gare con oltre mezz’ora trascorsa sul parquet, rendendolo il giocatore più utilizzato in questo campione di partite (38 minuti di media); la sua pericolosità lo sta portando anche a subire un numero cospicuo di falli, basti pensare ai 4.8 subiti nelle ultime cinque gare. Dopo i già citati Johnson, Hopkins e Crawford, Andrea Cinciarini è il quarto giocatore della squadra per partite disputate (19, contro i 20 dei compagni), il terzo per punti segnati a partita (10.6); infine, come detto precedentemente, è il giocatore più utilizzato (32.3 minuti di media) oltre ad essere primo della sua squadra per palloni recuperati (1.2) e per valutazione (17.5, settimo dell’intera Lega, sesto tra i giocatori con almeno 10 partite disputate).
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