Ultimo passaggio sulla lunga, meravigliosa intervista concessa da Andrea Bargnani al passa dal BSMT: «Noi eravamo fortissimi, presi singolarmente fortissimi. Abbiamo fatto oggettivamente molto meno di quello che potevamo e dovevamo fare. Quindi le critiche ci stanno. Critichi i primi tre, insomma, quelli più forti».
«Cosa non ha funzionato in azzurro? Secondo me eravamo poco… Uomini, però no a livello di poche palle. Eravamo poco maturi. Se ci rimettessero insieme adesso, secondo me cambierebbero tante cose. Eravamo molto concentrati anche sul nostro orticello. C’era chi doveva fare 20 punti, chi no. Ci serviva molto la palla. Parlavamo poco. Eravamo meno squadra da quel punto di vista. Io, Gallo, Beli… eravamo poco maturi da quel punto di vista. Adesso sarebbe stato molto diverso. Non dico che avremmo fatto grandi cose con certezza, però… E’ chiaro. Eravamo giovani».
E sul Poz: «Dopo il primo anno in NBA l’estate ero a casa sua a Formentera. Lui secondo me come atteggiamento, come mentalità ci sta che alleni la Nazionale. Dal punto di vista tecnico è sicuramente bravo, sicuramente non è bravo come tanti altri allenatori che allenano da 30 anni. Per un discorso di “grado allenatore2 magari non se lo merita di stare in Nazionale. Ma Poz è come Steve Nash nel basket italiano, quindi devi dare un peso incredibile anche a quello».
«È stato sotto Messina, quindi anche il discorso tecnico non è che si è svegliato ieri mattina e ha deciso di fare l’allenatore. E poi ha un atteggiamento che secondo me si sposa benissimo con il discorso della Nazionale».
«A me piace come scelta. A me non piace quando fa quelle sfuriate. Ma siamo diversi».
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